Nuovo naufragio di migranti a sud di Creta, dove si temono fino a 350 morti per il capovolgimento di un barcone. Sono tratte in salvo 342 persone, ma sono centinaia i dispersi secondo l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim). A bordo del barcone naufragato ci sarebbero stati infatti almeno 700 migranti. Sulle spiagge nell’ovest della Libia sono stati intanto recuperati da ieri i corpi di 117 annegati, 70 donne e cinque bambini, morti nei naufragi dei giorni scorsi.
Secondo i media greci, la barca ha iniziato ad affondare in acque internazionali, 75 miglia a sud del porto cretese di Kalo Limeni. L’allarme è stato raccolto inizialmente dalla Guardia Costiera italiana, tramite un sos lanciato da un mercantile italiano, quindi da quella greca. In zona ci sono già quattro imbarcazioni che stanno prestando soccorso, mentre dalla costa sono partiti aerei ed elicotteri. Si ritiene che la barca dei migranti stesse tentando di far rotta verso l’Italia.
I corpi di 117 migranti annegati, tra cui quelli di 70 donne e cinque bambini, sono stati recuperati da ieri su spiagge nell’ovest della Libia e le operazioni di recupero proseguono: lo ha riferito oggi all’ANSA il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati. “Il numero di corpi trovati finora è 117, fra cui quelli di 70 donne e 5 bambini; sono tutti africani”, ha detto il portavoce contattato per telefono. “I corpi hanno cominciato ad emergere a Zuara, nell’ovest della Libia vicino alla frontiera con la Tunisia, dalle nove del mattino di giovedì”, ha precisato Misrati. “Le operazioni di recupero dei corpi è proseguita fino alle 23 e la Mezzaluna rossa ha ripreso stamattina”, si è limitato ad aggiungere il portavoce.
Fonte Ansa
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS