Napoli – Verona 0-0, le pagelle: Osimhen indemoniato, male il centrocampo

MERET 6: praticamente mai impegnato, si limita a qualche uscita e a far ripartire l’azione da dietro. Spettatore
DI LORENZO 6,5: è l’unico che gioca sempre e non mostra mai segni di cedimento. Sempre al top atleticamente, sfiora il gol con un paio di inserimenti dei suoi. Insostituibile
KIM 6,5: molto aggressivo e sicuro nelle chiusure, si butta in avanti con un paio di percussioni prepotenti. Non sbaglia nulla. Imponente
JUAN JESUS 6: tiene bene la posizione, permette a Kim di giocare d’anticipo e spingersi in avanti. Bene nelle uscite palla al piede e nella costruzione dal basso. Affidabile
OLIVERA 6,5: soffre poco in fase difensiva, si spinge spesso in avanti facendo valere corsa e dinamicità. Ottimi i tempi di inserimento. Esplosivo
ANGUISSA 5,5: meno dinamico del solito, fa densità in mediana ma si vede poco nell’accompagnare l’azione d’attacco. Stanco
DEMME 5,5: riproposto da titolare dopo tanto tempo dimostra di non essere ancora in condizione. Poco reattivo, si limita al giro palla senza strafare. Scolastico (dal 65′ ZIELINSKI 6: conferisce maggiore qualità e brio alla manovra, partecipa attivamente al forcing finale. Propositivo)
ELMAS 5,5: non trova varchi per inserirsi tra le linee, partita sofferta e priva di guizzi. Poco pericoloso. Inscatolato (dal 72′ LOBOTKA 6: dà più ordine in campo e trova le giuste geometrie, con imbucate e sventagliate per innescare gli esterni. Ordinato)
POLITANO 5,5: tanta corsa ma poca incisività in area avversaria. Gli spazi sono stretti e fatica ad arrivare sul fondo. Fumoso (dall’84’ ZEDADKA s.v.)
RASPADORI 5,5: pochi palloni giocabili, finisce per restare chiuso tra le fitte maglie della difesa scaligera. Non calcia mai in porta, servito poco e male. Invisibile (dal 72′ OSIMHEN 6,5: gli bastano venti minuti per seminare il panico nella difesa ospite. Butta giù la porta colpendo una traversa clamorosa. Rientra alla grande dall’infortunio. Indemoniato)
LOZANO 5,5: ci mette il solito impegno ma non basta. Diversi errori nella scelta finale, non trova sfoghi per i suoi tagli in profondità. Inconcludente (dal 64′ KVARA 6: prova a saltare l’uomo, si guadagna qualche fallo. Con lui in campo c’è sempre la sensazione che possa succedere qualcosa in ogni momento. Imprevedibile)