Nella quasi totale assenza di riscontro da stampa e tv, 5 avvocati, tra cui Salvatore Lucignano, fondatore di “Nuova avvocatura democratica” dal 27 gennaio scorso, stanno praticando lo sciopero della fame ad oltranza con un presidio fuori l’ingresso Porzio del Tribunale di Napoli, dormendo in macchina, per non abbandonare il luogo prescelto per le rimostranza.
Lo scopo del presidio è protestare contro le istituzioni forensi che, incuranti della gravissima crisi che vivono alcuni colleghi avvocati, si sono costruiti mega indennità e mega stipendi. Gli avvocati, protagonisti di questa clamorosa protesta, sia pure stremati dalla fame e dal freddo, vogliono rappresentare le enormi difficoltà economiche di molti avvocati e cittadini, mentre le istituzioni continuato a riconoscersi enormi privilegi. L´avvocatura nazionale, dal proprio canto, è silente e continua a vessare i propri colleghi con contributi esosi e indennità assurde. Nuova Avvocatura Democratica rimarrà in sciopero della fame presidiando il Tribunale di Napoli fin quando i delegati alla Cassa Forense rinunceranno alle loro indennità di carica e non ritorneranno alle assunzioni delle cariche in maniera onorifica
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