
Il Generale Carmine De Pascale, Consigliere Regionale e Capogruppo Consiliare, lancia, tramite il suo profilo Facebook, un appello a salvaguardia del Teatro San Carlo di Napoli che, qualora si perfezionasse il passaggio a patrimonio comunale, rischiererebbe la mancata esecuzione dei lavori di ristrutturazione e manutenzione, a causa della difficile situazione contabile del Comune partenopeo.
“E’ di questi giorni – scrive il Generale De Pascale- la notizia della probabile assegnazione del Teatro San Carlo di Napoli al patrimonio comunale. Se da un lato questo può essere interpretato come segno di appartenenza territoriale, dall’altro, considerate le attuali casse del comune partenopeo contrassegnate da un ‘profondo rosso’, si rischierebbe di lasciare a breve lo storico monumento abbandonato a se stesso. Questo non può e non deve accadere! – sottolinea il Consigliere Regionale- Il Real Teatro San Carlo è un bene culturale di valore internazionale ed è il più antico teatro d’opera del mondo. Il Governo non può lavarsene le mani, cedendo in gestione questo pezzo di storia, un gioiello dell’architettura e dell’arte, al Comune di Napoli che già non riesce a gestire in maniera proficua il suo enorme patrimonio culturale. Il valore storico e artistico del San Carlo è talmente alto che non può essere degradato da bene di interesse nazionale a bene di interesse comunale, sarebbe una retrocessione.”
In chiusura De Pascale si associa al grido di allarme delle tante associazioni napoletane, chiamando in causa il Presidente Mattarella ed il Governo Conte: “Mi unisco perciò all’appello delle tante associazioni del territorio, che chiedono l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed invitano l’attuale Governo Nazionale a non abbandonare il Teatro San Carlo ed a prevedere le somme necessarie per la urgente manutenzione dello stabile.”
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