REINA 6: non compie parate di rilievo. Regala qualche brivido nel finale con un uscita non proprio ortodossa. Masochista.
HYSAJ 6: presidia bene la fascia lasciando pochi spazi. Non riesce però a produrre la solita spinta nella catena di destra con Callejon. Compitino.
ALBIOL 6: gli attaccanti ucraini non gli creano grossi grattacapi, si limita all’ordinaria amministrazione. Tranquillo.
KOULIBALY 6: vale lo stesso discorso fatto per Albiol. Non viene chiamato a chiusure di particolare difficoltà. Non disdegna qualche uscita palla al piede. Relax.
GHOULAM 5,5: in fase difensiva soffre molto, soprattutto nella ripresa, le scorribande di Yarmolenko. Non riesce a rendersi pericoloso in fase di spinta. Fermo.
ZIELINSKI 5,5: non aveva molto lavoro in interdizione, ma non riesce a dare libero sfogo alle sue solite percussioni per vie centrali. Scarico. (dal 78° ALLAN s.v.)
DIAWARA 6: amministra bene la palla, anche se è apparso meno sicuro e padrone della situazione rispetto alle precedenti uscite. Tutto sommato si destreggia comunque bene. Solido.
HAMSIK 5,5: anche lui come Zielinski non riesce a dare alla manovra la giusta imprevedibilità. Inserimenti con il contagocce, si prende poche responsabilità nell’impostare il gioco. Da lui ci si aspetta molto di più. Opaco.
CALLEJON 5,5: inizia su buoni ritmi ma finisce per trovare pochi spazi per i suoi tagli. Poco pericoloso negli ultimi sedici metri. Appannato.
MERTENS 5: stavolta non riesce a dare il cambio di passo al gioco offensivo. Viene lanciato a rete sembrando in vantaggio sul pallone ma il portiere lo anticipa. Poco brillante. (dall’86° GIACCHERINI s.v.)
INSIGNE 5: serata sotto tono anche per lui. Fallisce troppe volte l’ultimo passaggio, viene messo spesso in fuorigioco dalla difesa avversaria. Spento. (dal 65° GABBIADINI 6: entra bene nel match rendendosi subito pericoloso con un tiro a giro che fa la barba al palo. Poi altra conclusione centrale parata dal portiere. Piede caldo.)
SARRI 5: in una gara da vincere per archiviare il discorso qualificazione gli azzurri si complicano la vita, rinviando tutto al match infuocato del Da Luz. Mancata ferocia e fluidità di manovra, oggi si è sentita la mancanza di un terminale offensivo di spessore. Il gioco spumeggiante dello scorso anno, e a tratti espresso anche in questa stagione, per ora è un ricordo. Urge cambiare marcia.
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