• Home
  • Cronaca
    • Torre del Greco
    • Torre Annunziata
    • San Giorgio
    • Area Vesuviana
    • Regionale
  • Politica
    • Torre del Greco
    • Torre Annunziata
    • San Giorgio
    • Area Vesuviana
    • Regionale
  • Turris
    • Turris Settore Giovanile
  • Napoli Calcio
  • Sport
    • Calcio
    • Torre del Greco Futsal
    • Altri Sport
  • Cultura ed Eventi
  • Web TV
Torrechannel.it
  • Cronaca
    • Napoli – Borgo Sant’Antonio: sequestrati 68 kg di TLE e denunciato un uomo
    • Coronavirus – 1.773 nuovi casi in Campania
    • Napoli – Controlli “movida” in città, ecco il bilancio
    • Napoli – Furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale: in carcere 35enne
    • Napoli – Ponticelli: arrestato un sorvegliato speciale
    • Torre del Greco
    • Torre Annunziata
    • San Giorgio
    • Area Vesuviana
    • Regionale
  • Politica
    • Boom di presenze ad Ercolano – Buonajuto: “Turismo e cultura traino della nostra economia”
    • Ercolano – Buonajuto: “Scuola Materna, dalla Cisl posizione strumentale e demagogica”
    • Regione Campania – Trasporti: abbonamenti gratuiti per gli studenti, da domani parte la sottoscrizione online
    • Ercolano – Buonajuto: “Le lettere anonime non ci fanno paura, denunciamo e andiamo avanti!”
    • Torre del Greco – Il PD al sindaco Palomba: “Maggiore attenzione nella compilazione delle liste per evitare voto di scambio”
    • Torre del Greco
    • Torre Annunziata
    • San Giorgio
    • Area Vesuviana
    • Regionale
  • Turris
    • Turris – Maniero: “In mente avevo solo la Turris”
    • Turris – Le parole di Padalino: “Il gruppo storico deve essere un riferimento per gli altri”
    • Turris – Colpo in attacco, ufficiale Maniero
    • Turris – Colantuono in prestito all’Arzachena
    • Turris – Ecco lo staff di mister Padalino
    • Turris Settore Giovanile
  • Napoli Calcio
    • Lazio – Napoli 1-2, Spalletti: “Squadra unita, aggressiva e corta. Siamo sulla strada giusta”
    • Lazio – Napoli 1-2, le pagelle: Kvara devastante, Kim monumentale. Anguissa e Lobotka giganteggiano
    • Lazio – Napoli: 1-2. Kim e Kvara rimontano Zaccagni: azzurri corsari all’Olimpico
    • Napoli – Spalletti: “Domani affrontiamo un avversario che ha la nostra stessa qualità. Mi aspetto risposta importante della squadra”
    • Napoli – Ounas ceduto a titolo definitivo al Lille
  • Sport
    • Serie A – Roma prima in classifica, ok Inter e Juventus. Frenano Milan e Napoli
    • Serie A – Inter ko, la Juventus frena ancora. Nessuna squadra a punteggio pieno
    • Serie A – Napoli show, l’Inter non sbaglia. l’Atalanta ferma il Milan
    • Serie A – Buona la prima per Milan e Inter, ok le romane
    • Rinviata nuovamente la data di pubblicazione dei calendari di Lega Pro
    • Calcio
    • Torre del Greco Futsal
    • Altri Sport
  • Cultura
    • Notte di San Lorenzo 2022 – Le osservazioni astronomiche in Italia nella “sera delle stelle cadenti”
    • Viaggiare in sicurezza, ne parliamo con il Dottor Fabrizio Caiazza CEO la Ginestra Assicurazioni [VIDEO]
    • “Restate a Torre” si trasforma in “Restate a Casa” in occasione dell’evento degli Arteteca
    • Torre del Greco – Al via la terza edizione del Folk Festival
    • Napoli – Attivisti in campo per il Plant Based Treaty
  • Web TV
  • Facebook

  • Twitter

  • Instagram

  • YouTube

  • RSS


Italia

Messina – Truffa ai danni del servizio sanitario nazionale: 25 indagati

Messina – Truffa ai danni del servizio sanitario nazionale: 25 indagati
Redazione Torrechannel.it
23 Settembre 2021

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina stanno dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale peloritano che dispone, nei confronti di tre indagati, la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire incarichi apicali nell’ambito di imprese e persone giuridiche, per la durata di quattro mesi, nonché il sequestro di liquidità finanziarie per oltre 3 milioni di euro nei confronti di 7 strutture private convenzionate, provento del reato di truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario pubblico. Attualmente sono 25 gli indagati, a vario titolo, tra funzionari pubblici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina e responsabili apicali e dipendenti delle nominate strutture private convenzionate, titolari delle più conosciute ed importanti case di cura operanti nella città dello Stretto.

La complessa attività d’indagine, sviluppata dagli investigatori in materia di spesa pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, su delega del pool di magistrati della Procura della Repubblica di Messina responsabili del contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione, ruota intorno all’acronimo D.R.G. (Diagnosis Related Group): un dettagliato sistema che consente di classificare ogni singolo caso clinico in una determinata casella (il Ministero della Sanità ha previsto oltre 500 casistiche), variabile in relazione alla diagnosi, agli interventi subiti, alle cure prescritte ovvero alle caratteristiche personali del singolo paziente ricoverato in una struttura accreditata. Proprio sulla base del D.R.G. attribuito, quindi, in funzione delle risultanze della Scheda di Dimissione Ospedaliera (in sigla S.D.O.), parte integrante della cartella clinica, ogni singola Regione prevede la tariffa da rimborsare alla casa di cura privata convenzionata, gravante sul Servizio Sanitario Nazionale, così risultando centrale la relativa attività di verifica, per norma attribuita ad un Nucleo Operativo di Controllo interno all’ASP competente per territorio.

Orbene, all’esito dell’odierna attività investigativa, consistita in penetranti investigazioni documentali, accertamenti bancari, escussione di diverse persone a vario titolo informate sui fatti, oltre ad attività tipiche di polizia giudiziaria, corroborate da plurime attività tecniche di intercettazione, acquisizioni informatiche ed interpolazioni con gli esiti di una consulenza tecnica d’ufficio, è emerso un “articolato e collaudato meccanismo fraudolento, finalizzato a far lievitare artificiosamente l’entità dei rimborsi corrisposti dal sistema sanitario”, indicando nella Scheda di Dimissione Ospedaliera un D.R.G. difforme rispetto alle reali attività come risultanti dalle cartelle cliniche, così realizzando una conseguente truffa ai danni del Servizio Sanitario pubblico per oltre complessivi 3 milioni di euro, oggi sottoposti a sequestro. Un dato estremamente allarmante lì dove si consideri che sono state oggetto di puntuale disamina soltanto 723 cartelle cliniche: di queste ben 591 presentavano anomalie, con una percentuale d’incidenza pari all’81,74%, tanto da indurre il competente Giudice del Tribunale di Messina a ritenere l’esistenza di una forma “di radicata connivenza tra controllore e controllato”.

Anomalie che, alla luce del grave quadro indiziario, comunque basato su imputazioni provvisorie e che dovranno trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, non paiono potersi attribuire a casualità o superficialità dei controllori, bensì, proprio per la frequenza e metodicità, da ritenersi sintomatiche di un sistema rodato: “…la cartina al tornasole di un sistema illecito diffuso […] finalizzato a lucrare indebitamente sui rimborsi riconosciuti dalla Regione Siciliana per le prestazioni erogate dagli enti convenzionati…”, rafforzato “…dal contributo offerto dal soggetto controllore, nella specie l’Ufficio dell’ASP di Messina […] i cui funzionari, anch’essi sistematicamente, omettevano di rilevare le pur patenti irregolarità […] attestando falsamente nei verbali NOC la conformità della documentazione esaminata ai parametri previsti…”.

Questo il contesto in cui si sono sviluppate le indagini eseguite dalle Fiamme Gialle peloritane e che hanno nel dettaglio documentato il ruolo nodale del Dirigente dell’ASP di Messina F.M. cl. 56 (di recente posta in quiescenza e per tale motivo non destinataria di provvedimento cautelare, indagata per plurime ipotesi di truffa aggravata ai danno dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico, falso e corruzione), già a capo del Nucleo Operativo di Controllo dell’ASP di Messina, prima e principale protagonista delle vicende oggetto d’indagine, descritta dal competente Giudice come soggetto che, “forte di una consolidata esperienza amministrativa e burocratica”, si è dimostrata “dotata di una pervasiva capacità di orientare l’impatto della macchina amministrativa” dalla medesima diretta, con “atteggiamento spregiudicato, piegandola a interessi di parte in funzione di un tornaconto personale”.

Nel merito, come peraltro emergente anche dalle intercettazioni telefoniche, si acquisiva come la donna vantasse un “rapporto privilegiato e di cointeressenza” con i vertici delle seguenti case di cura investigate:

  • il romano M.E. cl. 39, per la C.G. S.p.a. e la G. S.p.a., società destinatarie, complessivamente, di maggiori importi provento di truffa per € 423.934,00. In tale ambito, avvalendosi del prezioso supporto tecnico degli specialisti della Guardia Finanza appartenenti al Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma, venivano effettuate mirate acquisizioni degli accessi al portale “Qualità Sicilia SSR”, sottosistema “Controllo qualità e appropriatezza cartelle cliniche e SDO”, predisposto dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, rilevando come la F.M. cl. 56 avesse fornito ad un medico, dipendente della G. S.p.a., oggi indagato per accesso abusivo a sistema informatico, le proprie credenziali riservate, al fine di consentire a quest’ultimo di inserire, indebitamente, in suo luogo, i dati relativi alle procedure di verifica sulle cartelle cliniche;
  • il calabrese C. D. F. cl. 58, direttore sanitario della Casa di cura gestita dalla C. O. T. S.p.a., destinataria di maggiori importi provento di truffa per € 364.415,77, peraltro indagato anche per accesso abusivo al nominato sistema informatico;
  • il messinese B. G. cl. 70, socio accomandante della casa di cura V. S., destinataria di maggiori importi provento di truffa per € 655.063,55;

soggetti nei cui confronti è stata disposta la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire incarichi apicali nell’ambito di imprese e persone giuridiche, per la durata di quattro mesi.

Analogamente, emergevano rapporti privilegiati anche con altre case di cura operanti a Messina:

  • la Casa di cura C. R., per il tramite dell’amministratore delegato M. A. F. cl. ‘51, destinataria di maggiori importi provento di truffa per € 259.866,47; Anche per tale Casa di cura si documentavano accessi abusivi al sistema informatico predisposto dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, eseguiti da due dipendenti della società, oggi indagati;
  • la Casa di cura S. C., amministrata dalla P. S. C. R. M. I., destinataria di maggiori importi provento di truffa per € 400.594,40;
  • la Casa di Cura amministrata dalla C. S.r.l., per il tramite dell’amministratrice pro tempore F. C. cl. ‘60, destinataria di maggiori importi provento di truffa per € 899.215,35, soggetti tutti indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato.

Nella materiale concretizzazione degli illeciti emergeva, poi, come la F.M. cl. 56 si sia servita di ben 14 consapevoli addetti al suo ufficio, tutti indagati per reati di falso, relativamente ai verbali redatti quali componenti/ispettori del Nucleo Operativo di Controllo.

A tale riguardo, la donna giungeva persino a dare indicazioni ai suoi collaboratori circa cosa scrivere, ovvero non far rilevare in sede di ispezione delle case di cura, come ad esempio allorquando disponeva di non verbalizzare carenze di personale in orario notturno “…no, non scriverla come criticità…non la…non la scrivere…”, ovvero ancora in ordine alle modalità di intervista dei pazienti circa la qualità del servizio offerto, allorquando suggeriva che tale attività venisse svolta in presenza del direttore sanitario, così da condizionare i pazienti nelle risposte che avrebbero fornito “…fate delle interviste ai pazienti…insieme al direttore sanitario …[…]…però fallo col direttore sanitario così hanno una remora nel ….ok ci siamo capiti!…”. Per tale circostanza risulta indagato, per reati di falso, insieme alla F.M. cl. 56 ed agli appartenenti al N.O.C., anche il direttore sanitario della C. G. S.p.a.

Da ultimo, la F.M. cl. 56 si è resa protagonista anche di ulteriori gravi ipotesi di reato, che il competente Giudice ha valorizzato parlando di “mercimonio della funzione pubblica”, in funzione del perseguimento di indebite utilità:

  • per aver sollecitato il citato M. E.cl. ‘39, in ordine ad un miglioramento del trattamento economico del figlio, dipendente della G. S.p.a.. In tale contesto, emergeva, peraltro, come la medesima società avesse “omaggiato” la donna di gioielli acquistati e pagati dalla stessa casa di cura presso una gioielleria cittadina; per aver richiesto ed ottenuto dal C. D. F. cl. ‘58, l’assunzione presso la Casa di cura gestita dalla C. O. T. S.p.a. del compagno di una sua collaboratrice amministrativa;
  • per aver richiesto ed ottenuto dal B. G. cl. ‘70, l’assunzione presso la casa di cura V. S. di una donna di suo interesse.

Un quadro generale fortemente preoccupante e che l’odierna operazione ha consentito di far emergere, a testimonianza del costante impegno profuso dal Tribunale, dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Messina, affinché le risorse pubbliche destinate a curare persone ammalate e bisognose non siano sottratte per essere destinate a finalità illecite e di arricchimento personale, vieppiù in un periodo in cui la sanità pubblica è così bisognosa di una corretta spesa delle risorse a disposizione.


TagsmessinaServizio sanitario nazionaletruffa
Italia
23 Settembre 2021
Redazione Torrechannel.it @Torrechannelit

Portale di informazione Vesuviana

TagsmessinaServizio sanitario nazionaletruffa

Altro in Italia

Milano – Cane antidroga smaschera finto disabile che trasporta droga

Redazione Torrechannel.it2 Settembre 2022
Leggi Tutto

’Ndrangheta a Cosenza: oltre 200 indagati

Redazione Torrechannel.it1 Settembre 2022
Leggi Tutto

Milano – 24 rapine in cinque mesi, arrestati due uomini

Redazione Torrechannel.it31 Agosto 2022
Leggi Tutto

Maltempo – Piogge e temporali al Nord e parte del Centro

Redazione Torrechannel.it30 Agosto 2022
Leggi Tutto

Roma – Inverte la marcia in autostrada, fermato dalla Polizia stradale

Redazione Torrechannel.it29 Agosto 2022
Leggi Tutto

Polizia Postale – Cresce il numero dei minori vittime di sextortion

Redazione Torrechannel.it26 Agosto 2022
Leggi Tutto
Scorri per altro
Tap





Torrechannel.it
Torrechannel.it | Portale di informazione Vesuviana
Copyright © 2022 - Torrechannel.it
Testata giornalistica - Reg.Trib. Torre Annunziata del 14/06/2016 R.ST 5/16. 914/16 V.G
Numero iscrizione al R.O.C: 26549
Editore: Associazione Culturale C.Q. Torre del Greco Cimaglia
Partita IVA: 08392531219

REDAZIONE

Direttore Responsabile: Liborio Avvoltoio
Editore: Associazione Culturale "C.Q. Torre del Greco - Cimaglia"
Caporedattore: Tommaso Avvoltoio
Collaboratore: Vincenzo Legna
Collaboratore: Valeria Celentano
Collaboratore: Francesco Giglio
Collaboratore e Webmaster: Domenico Scognamiglio
Fotografo e Collaboratore: Pasquale d'Orsi

Per contatti:
redazione@torrechannel.it

PER PUBBLICITA’

Se vuoi acquistare uno degli spazi disponibili per la tua pubblicità, scrivi a:
redazione@torrechannel.it
O contatta:
- TorreChannel - 0810484914 - 3400909659

COLLABORA CON NOI

Clicca qui per scoprire come entrare
a far parte del nostro Staff!

I NOSTRI SITI AMICI

– Domenico Scognamiglio – Match Analyst
– Apptorredelgreco (solo Android)
– Medicotv.it

Website made by MimmoScogna

____________________________________________________________________
Il presente sito è senza scopo di lucro. Tutto il materiale pubblicato su questo portale è di proprietà di Torrechannel.it (per le notizie e le foto riportate da altre testate o siti internet sarà sempre citata la fonte) e non può essere riprodotto se non su espressa autorizzazione del proprietario, l' “Associazione Culturale C.Q. Torre del Greco Cimaglia"
Disclaimer | Privacy Policy | Cookie Policy | Sitemap

Pedopornografia – Indagate 34 persone in diverse regioni italiane
Liguria – Minacce al Governatore Giovanni Toti: denunciato il responsabile