La FIGC e il presidente federale Gabriele Gravina piangono la scomparsa di Franz Beckenbauer e si uniscono al cordoglio dei familiari del campione tedesco, morto all’età di 78 anni. Leggenda del calcio mondiale, tra i più forti difensori di tutti i tempi e per due volte premiato con il Pallone d’oro nel 1972 e nel 1976, il ‘Kaiser’ è stato capace di vincere la Coppa del Mondo sia da calciatore, nel 1974, sia da allenatore nel Mondiale di Italia ‘90 (insieme a lui sono riusciti in questa impresa solo il brasiliano Mario Zagallo, venuto a mancare tre giorni fa, e il francese Didier Deshamps). Con la Germania Ovest ha vinto anche un Campionato Europeo (1972), collezionando 103 presenze e 14 reti.
Vera e propria bandiera del Bayern Monaco (433 presenze e 60 gol dal 1964 al 1977), di cui era presidente onorario, con il club bavarese ha vinto 3 Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, 4 campionati e altrettante Coppe di Germania. Poi il trasferimento ai N.Y. Cosmos, con cui ha conquistato 3 campionati del Nord America, e infine un altro campionato vinto con la maglia dell’Amburgo.
Ricca di soddisfazioni anche la carriera da allenatore, che oltre al Mondiale vinto con la Germania lo ha visto conquistare un campionato e una Coppa Uefa alla guida del Bayern Monaco. Indimenticabile protagonista della ‘Partita del Secolo’ contro l’Italia al Mondiale di Messico ’70, nella quale restò stoicamente in campo pur essendosi infortunato, Beckenbauer è stato anche presidente del comitato organizzatore del Campionato del Mondo del 2006, terminato con il trionfo degli Azzurri a Berlino.
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