
Pochi concetti ma ben saldi: queste di seguito le parole che Michele Langella ha appena lanciato dai numerosi tavoli di concertazione con gli operatori del comparto campano con la sua idea di piano per il turismo.
“Tutto parte dalla Cultura e in essa trova il caposaldo della rete: la Campania non può e non deve immaginare un volano diverso.
“È la cultura a muovere ed è la cultura che ha bisogno di sostegno: penso a poli strategici per le eccellenze artigiane campane, reti collaudate tra gli operatori, sostegno agli apparati museali, linfa per gli operatori del comparto artistico e teatrale. Penso alla mia Torre del Greco con la lavorazione del Cammeo, ma penso anche alla Ceramica di Capodimonte, a quella Vietrese e al patrimonio storico di San Gregorio Armeno e San Biagio dei Librai, culla dell’arte Presepiale di respiro mondiale.
“Penso ad un sostegno che veda sempre più il giusto supporto pubblico alle iniziative imprenditoriali che scelgono di investire sul territorio. Penso che sia necessario vivere da protagonisti il nostro tempo e il nostro territorio e non da passivi spettatori: per questo ho scelto di esserci ora, come sempre, a sostegno della mia terra, della nostra terra!”
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