
La moda contemporanea vira sempre di più verso stili casual metropolitani, in cui fanno da padrone capi realizzati con tessuti tecnici e in cui le scarpe più indossate sono le sneakers. Ci sono però capi che, nonostante questi repentini cambi di moda e stile, non tramontano mai e rimangono dei punti di riferimento per lo stile e l’eleganza.
Tutti i principali produttori italiani conoscono bene l’importanza e la tradizione che le cravatte si portano dietro: produzioni artigianali, capolavori di stile e dettagli imprescindibili come le realizzazioni di Boggi Milano, azienda specializzata nella moda maschile che da decenni diffonde lo stile e la propria qualità nel mondo grazie a cravatte di produzione artigianale realizzate in seta, baby alpaca, cotone o flanella.
Origini e significato della cravatta
La cravatta è un capo che risale alla Guerra dei trent’anni (1618-1648), quando i mercenari croati della frontiera militare in servizio in Francia indossavano dei particolari foulard annodati, suscitando l’interesse dei parigini.
Il nome deriva della lieve differenza di pronuncia tra la parola croata “hrvati” con la corrispondente in lingua francese “croates”, con “cravate” che divenne il nome finale dell’accessorio divenuto poi famoso e ancora presente nell’abbigliamento maschile di oggi.
Attorno al 1650 la cravatta diventa una parte imprescindibile dell’abbigliamento del Re Luigi XIV, in un periodo in cui le persone e i potenti rivaleggiano in audacia ed eleganza, decorando le stesse con merletti e dei nastri di seta. Una moda che ben presto si diffonde in tutta Europa, indossata dai ricchi e dai dandy, la cravatta attraverso i secoli successivi gira quasi tutti i continenti e assume nuove forme e fantasie.
Questo nuovo accessorio di moda ha dato il via a una vera e propria moda in tutta Europa, uomini e donne la portavano avvolta intorno al collo in strisce di tessuto, spesso legate da stringhe di foulard, disposte in modo ordinato formando un fiocco.
Caratteristiche e tessuti
La cravatta è diventata poi un accessorio caratterizzato da una lunghezza che si attesta intorno ai 150 cm, con alcuni modelli definiti “XL” che possono arrivare a 165 cm. La sua utilità, oltre a dare un tocco di estetica ed eleganza, consiste nel nascondere la striscia di bottoni della camicia.
Un accessorio che può essere realizzato utilizzando diversi tessuti: la seta è sicuramente uno dei materiali più scelti e apprezzati dagli stilisti, ma troviamo realizzazioni anche in alpaca, lana, cotone, con colorazioni a tinta unita, a righe definita anche Regimental, a puntini, fantasia o trendy.
Da sottolineare anche i diversi modi in cui la cravatta può essere portata, o meglio annodata. Sono stati contati e si possono realizzare fino a 85 nodi differenti, tra i principali troviamo il four-in-hand, il mezzo Windsor, il St. Andrew, il Windsor e il Balthus.
Oggigiorno centinaia di milioni di persone indossano la cravatta ogni giorno, dai businessman nell’ambito lavorativo, agli scolari nepalesi, ma anche donne, un accessorio che permette di esprimere la propria personalità e l’umore di chi la indossa. Inoltre, si è saputo imporre come strumento di grande importanza nelle relazioni sociali e nel lavoro.
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