Ogni anno, circa 70 miliardi di mucche, maiali, polli, tacchini e altri animali terrestri vengono ingabbiati, maltrattati, imbottiti di medicinali, mutilati, castrati (senza anestesia) negli allevamenti intensivi di tutto il Mondo. Cosi come miliardi di animali acquatici vengono brutalmente massacrati, soffocati o trainati con reti per finire sulle nostre tavole.
In occasione della giornata Internazionale degli Animali da allevamento, sabato 2 ottobre, dalle ore 18 alle ore 20, gli attivisti e le attiviste di Napoli Animal Save – sempre più numerosi – si sono riuniti in metropolitana.
Muniti di cartelloni e megafono, hanno atteso l’arrivo della linea 2, che da piazza Garibaldi ha terminato la sua corsa a Colli Aminei. Ed è proprio nei vagoni della metropolitana che gli attivisti e le attiviste hanno dato vita a un’azione basata innanzitutto sul dialogo, caratteristica immancabile del gruppo.
Un’azione pacifica, ma soprattutto efficace: oltre agli attivisti impegnati a confrontarsi con i passeggeri, non è mancato chi – munito di pc – ha provveduto a mostrare le terribili realtà dell’industria della carne e dell’industria lattiero-casearia.
Non esistono animali da allevamento, in quanto è una sovrastruttura creata dall’uomo per trarre profitto. Infatti gli animali sono considerati e trattati esclusivamente come una fonte di reddito e non, invece, come essere senzienti che soffrono e provano emozioni come noi.
Inoltre, la pericolosità degli alimenti di origine animale sulla salute e sulla crisi climatico-ambientale è ormai sotto gli occhi di tutti e gli stessi allevamenti sono fonti di malattia, le cosiddette zoonosi. Argomenti oggetto degli outreach, discussi sempre col metodo socratico.
Con la solita grinta e impegno – elementi che contraddistinguono il gruppo di Napoli Animal Save – gli attivisti e le attiviste hanno intonato all’unisono gli slogan che da sempre accompagnano le loro azioni. Così frasi brevi, ma potenti, che inneggiano alla liberazione animale e alla fratellanza fra tutti gli esseri viventi, hanno riempito i vagoni della metropolitana, destando la curiosità dei passeggeri.
Terminata l’azione in metropolitana, le attiviste e gli attivisti si sono recati davanti al Burger King ed hanno protestato e manifestato pacificamente attraverso cori, canzoni e frasi a favore della liberazione animale e sottolineando come, l’alimentazione a base animale, sia foriera di sfruttamento di vite, uomini, territori e deforestazione. Hanno altresì mostrato, con pc, quello che c’è dietro l’hamburger a coloro che erano in fila o seduti ai tavoli.
Trattare esseri viventi e senzienti così è semplicemente ingiusto e moralmente inaccettabile. In questa giornata gli attivisti e le attiviste hanno anche ricordato il giorno della nascita di Mahatma Gandhi e del suo impegno anche a favore degli animali, i più oppressi in assoluto e, pertanto, necessitano di protezione.
Il Mahatma sosteneva: “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.”
Ebbene la nostra nazione, come del resto l’intera società mondiale, è molto lontana dal progresso morale. Liberiamo gli animali da queste gabbie e riconosciamoli come soggetti e non oggetti per produrre reddito, attraverso sofferenze, maltrattamenti e morte.
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