OSPINA 6: mai impegnato seriamente, qualche presa bassa e poco altro. Rischia di farsi male quando viene spinto sui tabelloni da un avversario. Maltrattato
MALCUIT 6,5: alimenta una devastante catena di destra con Callejon. Affonda con grande facilità di corsa, pochi patemi in fase difensiva. Lama nel burro. (dall’87’ ALBIOL s. v.)
LUPERTO 6,5: tiene bene la posizione coprendo le avanzate di Koulibaly. Gioca facile badando poco all’estetica. Pratico
KOULIBALY 6,5: solita prova di grande vigoria fisica. Dopo l’anticipo a vuoto di inizio gara sale in cattedra. Sradica tanti palloni ed esce palla al piede in maniera autorevole. Iron man
GHOULAM 6: resta più bloccato con la fascia sinistra monopolizzata da Younes. Quando arriva al cross è sempre pericoloso. In crescita dal punto di vista della brillantezza. Fluido
CALLEJON 6,5: sempre nel vivo del gioco, colpisce due pali clamorosi a portiere battuto. Duetta bene con Malcuit, ripiega intelligentemente quando il francese si sgancia. Iellato
RUIZ 6,5: ha vita facile in mediana costruendo e lanciandosi anche in proiezione offensiva. Colpisce una traversa piena, gestisce la palla sempre nel modo giusto. Onnipresente
ZIELINSKI 6: fa le veci di Allan limitandosi a fare densità, pochi gli inserimenti in avanti. Più lavoro sporco, alimenta il possesso palla. Operaio
YOUNES 7,5: di gran lunga il migliore in campo. Punta l’uomo e rientra per il tiro con una facilità disarmante, impegna Sportiello in più occasioni. Guadagna la punizione dell’1-0, splendida l’azione personale che vale il gol del 2-0. È nata una stella. Devastante. (dal 73′ VERDI 6: entra a gara ormai decisa. Si limita a tenere palla senza affondare più di tanto. Piccolo trotto)
MILIK 6: non riesce a trovare molti spazi, tocca pochi palloni nonostante i tanti cross in area. Fa meglio da rifinitore, dialoga bene nello stretto come in occasione della rete di Younes. Ispiratore (dal 78′ OUNAS s. v.)
MERTENS 7: con una gran punizione sigla il gol numero 81 in A in maglia azzurra raggiungendo Maradona. Vicino alla doppietta sempre da fermo, con la sua imprevedibilità tiene sotto scacco la retroguardia ciociara. Tarantolato
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