Come ogni volta, l’Italia arriva a giocarsi una grande competizione, tra lo scetticismo e le critiche generali. Certo, non abbiamo sicuramente la miglior rosa, non siamo i favoriti principali, non abbiamo stelle internazionali, ma le aspre critiche che stanno investendo Conte e i suoi uomini, sono veramente tutte motivate e meritate? Scopriamolo
Partiamo, come da tradizione, dai 23 convocati scelti da Antonio Conte:
- Portieri: Buffon, Sirigu, Marchetti.
- Difensori: De Sciglio, Chiellini, Darmian, Ogbonna, Barzagli, Bonucci.
- Centrocampisti: Candreva, Florenzi, Thiago Motta, Sturaro, De Rossi, Parolo, Bernardeschi, El Shaarawy, Giaccherini.
- Attaccanti: Zaza, Pellé, Immobile, Eder, Insigne
La probabile formazione degli azzurri è:
3-5-2: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Florenzi/Parolo, De Rossi/Thiago Motta, Giaccherini, El Shaarawy/Darmian; Immobile/Pellè, Zaza
Le due grandi certezze della nostra Nazionale sono il modulo (classico 3-5-2 di stampo contiano) e il blocco difensivo “made in Juventus”. Il centrocampo, soprattutto a causa delle assenze di Verratti, Marchisio e Pirlo, è sicuramente la vera incognita di questa squadra: gli unici punti fermi sembrano essere Giaccherini e Candreva, molti ballottaggi invece nelle restanti tre posizioni del reparto mediano con De Rossi, Florenzi ed El Shaarawy che sembrano leggermente in vantaggio sugli altri e quindi probabilmente saranno loro a giocare nella prima partita di Euro 2016 contro il Belgio (ma attenzione ai cambi dell’ultimo minuto ai quali Conte ci ha abituato). Anche in attacco tanti dubbi (sia per Conte che per noi tifosi): siamo onesti, non abbiamo più stelle di livello assoluto come Del Piero, Totti, Inzaghi e compagnia, in compenso abbiamo tanti buoni giocatori che, seppur “normali”, possono regalarci qualche bella e inaspettata soddisfazione. I due candidati al posto da titolare, ad oggi, sembrano essere Zaza (che piace molto a Conte, soprattutto per la sua grinta e voglia di fare) e Immobile, attenzione però a Pellè che è reduce da una buona stagione in Premier e potrebbe insidiare lo scugnizzo di Torre Annunziata (che non è ancora al top della condizione causa infortunio subito a fine stagione). Oltre ai classici movimenti senza palla (che analizzeremo tra poco), l’unica nota tattica sul modulo è che, in condizioni di emergenza o in momenti precisi della gara, potrebbe trasformarsi in un 3-4-3 con l’avanzamento di uno dei due esterni di centrocampo sulla linea d’attacco.
Elementi tattici chiave: ritmo basso, azione che parte dalla difesa, inserimenti in area dei centrocampisti, frequenti cambi di gioco con conseguente allargamento del fronte di gioco, cross dalla trequarti, verticalizzazioni improvvise, ricerca della superiorità numerica sugli esterni, scambi nello stretto tra i due attaccanti
Punti di forza:
- Difesa collaudata; il blocco arretrato della Juventus è ormai un must della nostra Nazionale ed è sicuramente uno dei nostri punti di forza. Siamo infatti, forse l’unica squadra che può contare su tre giocatori che giocano nella stessa squadra e che si conoscono ormai alla perfezione (a differenza delle altre Nazionali che invece, tra infortuni e scelte tecniche, hanno grosso modo tutte grossi problemi a mettere insieme una linea difensiva di livello). Da verificare solamente la tenuta fisica dei tre bianconeri che, chi più chi meno, hanno tutti sofferto di problemi fisici durante la stagione. A completare il pacchetto difensivo ci sarà ovviamente Gigi Buffon, vera e forse unica stella di questa Nazionale
- Antonio Conte; il nostro C.T o lo si ama o lo si odia, non c’è una via di mezzo. Noi crediamo nelle sue doti tecniche e soprattutto puntiamo molto sul fatto che, orgoglioso com’è, vorrà lasciare la Nazionale azzurra lasciando il segno. Deve essere lui il nostro top player, pardon top manager!
- Voglia di stupire e pressione moderata; abbiamo già citato le tante critiche che circondano questa spedizione in Francia. Se da una parte possono destabilizzare e demoralizzare l’ambiente, dall’altra possono caricare a mille gli Azzurri che, a detta anche dello stesso Conte, vanno in Francia per stupire tutti e impressionare l’Europa intera. Aggiungiamo anche che non siamo sicuramente i favoriti e questo può sicuramente alleggerire la pressione sui nostri ragazzi, che potranno giocare con la mente più libera e senza pressione sulle spalle. Inoltre, tra i 23 convocati, ci sono molti giovani che sono alla loro prima grande avventura con la maglia azzurra e faranno di tutto per mettersi in mostra e ricambiare la fiducia ricevuta dal C.T
- Siamo pur sempre l’Italia; questo più che un punto di forza, è una speranza: la speranza che una Nazionale con una storia e un blasone importante come la nostra, si esalti come spesso ha fatto nei grandi eventi (vedi Euro 2012 ma anche Germania 2006)
Giocatore chiave: Stephan El Shaarawy
L’esterno della Roma, ha chiuso la stagione in crescendo, risultando decisivo nell’ottimo finale di stagione dei giallorossi. E’ forse l’uomo dotato di maggior talento e classe della nostra Nazionale, e il modulo scelto dal nostro C.T può esaltare al meglio le sue caratteristiche, una su tutti la sua velocità e la capacità di superare l’uomo. Faraone, l’Italia crede in te!
(Sperando che nessuno dei nostri avversarsi legga questo focus) Analizziamo ora i punti deboli della nostra Nazionale:
- Ritmo basso; se giocare a un ritmo basso e controllato può essere un vantaggio contro squadre medio-piccole che ci “aspettano” e ci lasciano impostare, questo può essere un grosso handicap contro squadre rapide e offensive come il Belgio, la Francia o l’Inghilterra che, con il loro pressing alto, possono creare non pochi problemi ai ragazzi di Conte che potrebbero essere costretti a lanciare spesso in avanti il pallone per evitare grossi problemi
- Centrocampo di buona quantità ma poca qualità; le assenze di Marchisio e Verratti (l’assenza di Pirlo era abbastanza scontata) sono sicuramente pesantissime e hanno creato non pochi problemi al nostro C.T. Conte ha scelto di tenere a casa anche Jorginho, optando per l’esperienza di De Rossi, arrivando in Francia quindi senza un vero e proprio playmaker. Abbiamo sicuramente una buona quantità soprattutto grazie a Florenzi e Giaccherini che si sacrificheranno e muoveranno sicuramente tanto ma, la mancanza di un leader assoluto a centrocampo, che può tirare fuori il coniglio dal cilindro in ogni momento, potrebbe rivelarsi determinante nelle partite che contano e nei momenti di difficoltà. Vista la natura offensiva di Florenzi e Giaccherini potremmo anche andare in difficoltà contro squadre che giocano con un centrocampo folto e di qualità e che quindi costringerebbero i nostri a stare più bassi
- Mancanza di un vero top player; abbiamo gia accennato questa cosa nel punto precedente. In questa rassegna continentale, il nostro top player doveva essere Verratti che però è fuori per infortunio. Ci presentiamo in Francia senza un go-to-guy dal quale andare nei momenti decisivi ma sappiamo bene che l’Italia, storicamente, ha sempre trovato il suo “uomo in più” in corso d’opera (vedi Grosso e Materazzi in Germania), speriamo che sia anche stavolta cosi
Come si batte questa squadra:
Grosso modo, abbiamo già detto tutto elencando i punti deboli della nostra Nazionale. L’idea principale per mettere in difficolta Conte e i suoi uomini comunque, realisticamente è quella di alzare il ritmo di gioco, pressare alto i tre difensori centrali e costringerli a lanciare lungo. Altra mossa interessante e utile dovrebbe essere quella di fare molto gioco a centrocampo, reparto dove, come abbiamo detto, abbiamo poca qualità. Un’ultimo accorgimento degno di nota, potrebbe essere quello di giocare contro questa Italia, con 3 attaccanti, costringendo cosi i due esterni di centrocampo azzurri a stare più bassi, limitando le loro incursioni offensive
Dove può arrivare questa squadra:
Da buoni italiani, siamo scaramantici all’estremo quindi non vogliamo fare particolari pronostici, chiediamo solo una cosa: fateci sognare, sperando che sia una vera estate italiana
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS