Contattato dalla nostra redazione l’allenatore della Turris Giovanni Baratto fa il punto della situazione. Mercato, modulo, società e tifosi sono gli argomenti dell’intervista che proponiamo di seguito.
Mister un mercato importante, i giocatori arrivati e quelli trattati sono di un certo livello. Quest’anno a Torre del Greco ci si può divertire?
Più che divertirsi bisogna vincere. Sicuramente i tifosi vogliono divertirsi ed è giusto così però l’obiettivo primario è quello di vincere. Sappiamo che non è facile, ci saranno tante squadre che come noi ambiscono alla vittoria finale ma noi ci saremo e ci faremo trovare pronti. Si stanno creando presupposti importanti, la società sta allestendo un gruppo di giocatori importanti, siamo pronti a disputare al meglio il campionato che verrà.
Un mix importante di uomini di esperienza e giovani, a te il compito di trovare equilibri e la giusta combinazione.
Compito bello e allo stesso tempo difficile. Personalmente non vedo l’ora di cominciare e ritrovare il campo per lavorare e allenare questi ragazzi. Da parte mia c’è molto entusiasmo, voglia di fare e cercheremo di lavorare al massimo per centrare il risultato.
Due prime punte forti come Tarallo e Picci con Evacuo in dirittura d’arrivo. Come impostazione tattica si va verso il 4-4-2?
In linea generale si perché dobbiamo sfruttare al meglio le caratteristiche degli attaccanti forti che abbiamo. Dobbiamo sfruttare le linee esterne e arrivare sul fondo. Dobbiamo comunque lavorare anche su altre giocate e acquisirle al meglio per dare alla squadra anche le giuste alternative.
Sentendo anche i giocatori, tutti la descrivono come uno che guarda molto al lavoro in settimana e a come ci si allena. Al di là del nome giocherà sempre chi darà il massimo?
Sicuramente. I giocatori importanti, arrivati in questo mercato sono dei professionisti e verranno a Torre del Greco, per dare il massimo e allenarsi al meglio. Stesso discorso anche per i riconfermati. Tutti devono dare il 100%, lo si deve a questa società che sta operando bene con tanto sacrificio e lo si deve alla piazza.
Proprio sulla piazza, sei stato prima calciatore e ora allenatore, dal punto di vista personale a Torre del Greco tante soddisfazioni, l’ultima la salvezza dell’anno scorso. Che riesce a dare una piazza come quella corallina?
Torre del Greco merita diversi palcoscenici, la Lega Pro e anche qualcosa in più. Ci sono stati grandi allenatori e giocatori fortissimi. Bisogna riportare i tifosi e la città di Torre del Greco dove merita di essere, in categorie superiori.
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