Raggiunto dalla nostra redazione l’On. Luigi Gallo (M5S) ha rilasciato un’intervista sulla delicata questione Deiulemar, il crack finanziario della compagnia di navigazione che ha sottratto risparmi a migliaia di famiglie e bruciato circa 800 milioni di euro.
Il 15 giugno è stata una tappa importante sul fronte Deiulemar con l’audizione alla Cassazione sulla società di fatto e con il confronto tra il giudice delegato e i curatori sulla petizione promossa dai risparmiatori per revocarli. Che sensazioni ha su questi sviluppi?
Posso dire che sono passati ormai più di 3 anni ma i cittadini non si sono mai rassegnati. Noi come Movimento 5 Stelle abbiamo promosso atti di ispezione e commissioni di inchiesta presso le istituzioni nazionali. Si è sempre cercato di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda, anche grazie a trasmissioni televisive che hanno cercato di far luce sul caso.
Il tema Deiulemar è stato più volte portato all’attenzione delle istituzioni nazionali, c’è il giusto impegno da parte di Governo e Parlamento sulla questione?
Il Parlamento è a maggioranza PD, se il partito che ha più voti non sostiene la forza di opposizione sul tema si può fare poco. Noi come M5S possiamo fungere da stimolo, ma se chi detiene la maggioranza non si attiva in questa direzione diventa difficile. Il Governo non ha sentito la necessità di promuovere ispezioni e controlli più decisi, nonostante il fatto che già dal 2001 Banca d’Italia aveva segnalato al Tribunale di Torre Annunziata l’attività di raccolta abusiva messa in piedi dalla Deiulemar. La verità è che il Governo non può intervenire contro i truffatori, contro un sistema bancario sempre più orientato alla finanza con alto rischio per i risparmiatori. Dico questo perché sono stati fatti molti provvedimenti a favore delle banche, senza considerare minimamente le esigenze e gli interessi dei piccoli risparmiatori. E questo vale anche per il caso Deiulemar, c’era la possibilità di intervenire prima ma non lo si è fatto.
Cosa non ha funzionato per quanto riguarda i controlli?
Ormai le anomalie in campo finanziario sono diventate la norma. Se gli organi di controllo non vengono costituiti in modo tale da risultare indipendenti ed imparziali non si possono prevenire crack del genere. Ricordo che i colletti bianchi che finiscono in carcere in Italia sono molto meno rispetto agli altri paesi, segnale chiaro che c’è qualcosa che non va.
Quali provvedimenti si possono mettere in atto affinché non accadano più crack finanziari di questa portata?
Come detto prima servono organi di controllo indipendenti ed una maggiore attenzione sui flussi bancari. Altro intervento importante può essere una riforma della Consob e di Banca d’Italia. Inoltre serve eliminare la prescrizione in quanto questa non fa altro che allungare i processi e fare in modo che chi ha sbagliato resti impunito.
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