Manca soltanto un giorno alla tappa forse più importante della vicenda Deiulemar. Domani, venerdì 17 maggio, è il giorno dell’atto finale in Cassazione del processo penale a carico degli ex armatori. Una giornata che gli obbligazionisti truffati aspettavano da tempo, al culmine di un calvario giudiziario che dura ormai da sette anni, dal fallimento del colosso armatoriale torrese che ha lasciato un buco da oltre 800 milioni di euro bruciando i risparmi di una vita di 13.000 famiglie. Un tappa fondamentale sia per ottenere giustizia che per smuovere capitali da poter destinare al ristoro degli obbligazionisti, i quali saranno presenti in massa a Roma con due autobus organizzati che partiranno all’alba da Torre dl Greco alla volta della capitale. Una marcia su Roma per assistere ad una sentenza che, se positiva, potrebbe aprire scenari importanti. Queste le condanne per i falliti nel processo d’appello, sulle quali la corte di Cassazione è chiamata a giudicare:
- 13 anni per Giuseppe Lembo;
- 11 anni e 8 mesi per Angelo e Pasquale Della Gatta;
- 5 anni e 4 mesi per Micaela Della Gatta e Giovanna Iuliano
- 3 anni e 10 mesi per Maria Luigia Lembo (pena ridotta per patteggiamento)
- sentenza di proscioglimento per Lucia Boccia, deceduta.
Si apre così un’estate calda, che a luglio vivrà poi un altro capitolo importante, ovvero la causa contro la banca maltese, rea di aver favorito la distrazione di capitali tramite la costituzione di trust all’estero. Un sequestro da oltre 300 milioni di euro ha già messo le cose in chiaro, un’altra battaglia da vincere per recuperare somme considerevoli. Insomma bolle ancora tanto in pentola, e domani sarà un giorno decisivo per i tanti torresi coinvolti in questa triste vicenda.
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