Dopo l’arresto dei fratelli Della Gatta e la sentenza della Cassazione che accerta la società di fatto gli obbligazionisti si apprestavano ad affrontare con maggior ottimismo l’estate, in attesa degli importanti appuntamenti giudiziari a partire da settembre. Poi un fulmine al ciel sereno, le richieste del pm D’Ovidio di archiviare il procedimento penale a carico degli organi di controllo della Deiulemar e il reato di falsa testimonianza pendente sull’ex amministratore unico Roberto Maviglia. A gran voce i risparmiatori, sin da subito, hanno chiesto l’opposizione contro questa richiesta, una presa di posizione che stona con le evidenti lacune nella vigilanza degli organi di controllo sull’operato della compagnia di navigazione. Anche la posizione di Maviglia era tutt’altro che limpida, con interrogazioni in aula durante le quali il giudice lo invitava a dire la verità, intimazioni cadute nel vuoto che hanno portato alla accusa di falsa testimonianza. Già nel comunicato del comitato dei creditori, in cui si annunciavano le richieste del pm, si affermava che la curatela della Deiulemar Compagnia di Navigazione avrebbe proposto opposizione contro tali richieste. Ora c’è anche l’ufficialità, data via Facebook dall’avvocato Monica Cirillo che annuncia: “È stata già proposta opposizione alla richiesta di archiviazione. Il Gip fisserà udienza per discutere dell’opposizione e all’esito potrà o archiviare il procedimento o rimettere gli atti al pm indicando le indagini da effettuare o disporre il rinvio a giudizio.” Insomma non si è fatta attendere l’offensiva contro le richieste del pm, ritenute del tutto fuori luogo alla luce delle chiare responsabilità dei soggetti in causa nell’ambito della crack Deiulemar.
Deiulemar – Le richieste del Pm su organi di controllo e Maviglia: dopo il danno la beffa
Deiulemar – Richiesta l’archiviazione del procedimento penale a carico degli organi di controllo
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