
Il crack Deiulemar si appresta ad arricchirsi di un nuovo capitolo, l’udienza del processo penale del 21 giugno presso la Corte d’appello di Roma. Si tratta dell’ennesima puntata di un calvario giudiziario che sembra ormai avviarsi alle battute finali, dato che dopo un’ulteriore udienza prevista per il 13 settembre, la sentenza potrebbe arrivare a novembre. Ci sono tutti gli elementi affinché possa essere almeno confermata la sentenza di primo grado, con pene esemplari a carico dei responsabili del crack da quasi un miliardo di euro. Obiettivo importante è quello di veder riconosciuto il reato di associazione a delinquere, un capo d’accusa fondamentale per le possibilità di recupero delle somme perse. Le udienze tenutesi fino ad ora sono state tutte un po’ interlocutorie, tra i “non ricordo” dei direttori delle banche su cui transitavano fiumi di denaro riconducibili alla Deiulemar, e le tante perizie e motivazioni di parte che hanno soltanto arricchito un quadro ormai chiaro da tempo. Come sempre gli obbligazionisti partiranno in massa da Torre del Greco per invadere la Capitale ed essere presenti al processo, per far sentire ancora una volta la loro voce e per difendere strenuamente le loro ragioni.
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS