Sul fronte Deiulemar tiene banco la richiesta di archiviazione del procedimento penale relativo agli organi di controllo della società. Stessa richiesta è stata avanzata per il reato di falsa testimonianza pendente sull’ex amministratore unico Roberto Maviglia. Tali iniziative del PM D’Ovidio hanno lasciato molto perplessi i risparmiatori in quanto collegio sindacale e società di revisione della Deiulemar dovevano essere i garanti della correttezza dei bilanci e dell’attività della società. Le evidenti lacune nella vigilanza sull’operato della compagnia di navigazione stonano con la richiesta avanzata dal Pm romano, come se il crack che ha mandato gambe all’aria migliaia di famiglie torresi non dipenda anche dal mancato controllo sulle manovre degli armatori che tali organi avrebbero dovuto garantire. Come se non bastasse si tenta di alleggerire anche la posizione dell’avvocato Maviglia, che nel 2012 fu nominato amministratore unico della società. Una volta scoppiato il crack, durante un interrogatorio in aula, a Roberto Maviglia fu intimato di dire tutta la verità e non provare a coprire gli illeciti messi in atto dagli armatori. Nonostante gli avvertimenti l’avvocato, che doveva fungere da consulente per risollevare le sorti della Deiulemar, fu accusato di falsa testimonianza. Altra aggravante che pende come una spada di Damocle sulla testa di Maviglia è il rapporto con la compagnia di navigazione risalente al 2004, ben otto anni prima della sua nomina ad amministratore unico. Già a quel tempo infatti il legale era a stretto contatto con gli armatori in qualità di consulente. E proprio in quegli anni erano già in atto i movimenti distrattivi volti a svuotare la Deiulemar del suo patrimonio. Senza considerare che in un’intercettazione telefonica l’avvocato fece chiaro riferimento alla truffa in atto ai danni dei risparmiatori. Infine, come se non bastasse, Roberto Maviglia risulta essere fratello di un alto dirigente Consob, altro organo pesantemente chiamato in causa per non aver adempiuto fino in fondo ai propri doveri di vigilanza. Insomma sia le responsabilità degli organi di controllo che la posizione dell’ex amministratore unico facevano pensare ad un affondo deciso con il rinvio a giudizio, invece arriva una richiesta del Pm che sa di beffa per i tanti risparmiatori in attesa di giustizia.
Deiulemar – Richiesta l’archiviazione del procedimento penale a carico degli organi di controllo
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