
Il 22 giugno è stato un giorno importante per il crack Deiulemar, in quanto in tale data gli organi del fallimento si sono incontrati decidendo di aprire alla transazione con gli ex armatori falliti. Nello specifico, la curatela della società di fatto ha comunicato l’autorizzazione alla conciliazione, con la riunione che è servita a dettare le linee guida e dei paletti ben precisi a tutela dei risparmiatori. Ora la stessa curatela ha deciso di fare chiarezza sull’iter che ha portato a tale bozza di accordo. Non solo, sono stati resi noti il prospetto delle società sequestrate e le stime di massima fornite dal Custode giudiziario dei beni, con la relazione contenente le proprie motivate conclusioni, anche in merito alla convenienza delle proposte avanzate. Il tutto con l’obiettivo di soddisfare l’esigenza degli obbligazionisti di ricevere notizie relativamente alla esatta consistenza dei beni oggetto di trattativa. Di seguito il comunicato diramato dalla curatela della SDF, con tanto di documenti corredati.
“Con riferimento alle voci che si sono diffuse tra i Sigg.ri Obbligazionisti in ordine alle ipotesi di transazione delle cause proposte dal fallimento SDF, la Curatela precisa che:
- la prima di quelle ipotesi di transazione, che prevedeva la attribuzione dei beni in trust per il 90% ai Sigg.ri Creditori, e per il 10% ai beneficiari dei trusts, è stata formulata alla fine del 2016; considerata la delicatezza della questione, la Curatela, dopo averne doverosamente informato il Sig. Giudice delegato, in data 21 dicembre 2016 ha chiesto la autorizzazione alla prosecuzione della trattativa al proprio Comitato dei Creditori, che la ha concessa l’11 gennaio;
- di quelle trattative e di quella autorizzazione i Sigg.ri Obbligazionisti sono stati ampiamente informati in occasione dell’incontro pubblico svoltosi in data 10 aprile presso la palestra GIL, ed in particolare, come risulta dal relativo filmato (che potrà essere visionato mediante il link allegato) di essa si è cominciato a parlare dopo circa un’ora dall’inizio; più specificamente, la Curatela SDF ha dichiarato che quel negoziato era iniziato e stava proseguendo ma che, pur consapevole della possibile convenienza economica, era contraria per ragioni morali a riconoscere quella percentuale di beni alle famiglie dei falliti; gli unici Obbligazionisti intervenuti sul punto la hanno esortata a proseguire nelle trattative, al fine di individuare una definizione che permettesse di evitare i molti anni occorrenti per i giudizi, e le relative spese. Tra i molti Obbligazionisti presenti, nessuno si è espresso contro quelle ipotesi di transazione.
- In esecuzione delle indicazioni dello Spett.le Comitato dei Creditori, e raccogliendo l’invito formulato in quell’adunanza, la Curatela SDF ha fissato incontri con tutti i Trustees; prima di confrontarsi con loro, in data 18 maggio 2017 ha partecipato ad una riunione svoltasi con la presenza di tutti gli Organi di entrambi i fallimenti, riunione nella quale sono state elaborate le linee guida cui la scrivente Curatela si sarebbe dovuta attenere.
- All’esito di questi ultimi, in data 15 giugno 2017, la Curatela ha inoltrato al proprio Comitato dei Creditori una nuova istanza nella quale ha riferito degli incontri svoltisi, ed ha rassegnato le proprie motivate conclusioni in ordine alla convenienza delle proposte ipotizzate, ritenendola sussistente in tre casi su quattro. Occorre ribadire che, come già chiarito in occasione dell’incontro pubblico del 10 aprile, non esiste alcuna ipotesi di transazione della causa Bank of Valletta.
- A seguito di quella istanza, si è svolta la riunione del 22 giugno 2017 cui hanno partecipato tutti gli Organi dei fallimenti DCN e SDF, ovviamente al fine di svolgere i compiti attribuiti a ciascuno dalla legge; in particolare, la Curatela SDF ha fornito i chiarimenti che sono stati richiesti, ed il relativo Comitato (cui partecipa la Curatela del Fallimento DCN, che rappresenta i propri Creditori – e quindi in primo luogo dei Sigg.ri Obbligazionisti che ne costituiscono la maggior parte- e che è sottoposta ad autorizzazione del proprio Comitato) ha dato la autorizzazione di cui al verbale;
- Con essa, la Curatela SDF è stata autorizzata a proseguire le trattative, e sono state dettate le condizioni inderogabili alle quali le controparti dovranno attenersi; non sono state autorizzate transazioni, essendosi il Comitato riservato di farlo all’esito del completamento delle trattative, che dovrà avvenire entro il 31 luglio;
- Preso atto che negli ultimi giorni è stata manifestata da alcuni Creditori l’esigenza di ricevere notizie in ordine alla esatta consistenza dei beni in relazione ai quali è in corso il negoziato, ed alle ragioni che giustificano la valutazione di convenienza, la Curatela SDF reputa opportuno rendere pubblici sia il prospetto delle società sequestrate e le stime di massima fornite dal Sig. Custode (già da tempo trasmessi ai Sigg.ri Componenti del Comitato dei Creditori, al fine di permettere loro di assumere le necessarie determinazioni) sia la relazione contenente le proprie motivate conclusioni, anche in ordine alla convenienza delle proposte avanzate; in questa ultima, tuttavia, vengono omesse le parti che, attenendo a giudizi in corso di svolgimento, devono restare riservate, per evitare possibile pregiudizi al loro esito e, di conseguenza, ai Sigg.ri Creditori”.
La documentazione, pubblicata sul sito della curatela SDF, è scaricabile cliccando sui link sottostanti:
La relazione di stima dei beni sottoposti a Custodia Giudiziaria:
allegati 2-3))al comunicato 7 relazione di stima Custode
L’analisi delle proposte e i giudizi di convenienza per i risparmiatori:
allegato 4) al comunicato 7 relazione con omissis
Il dettaglio dell’impero Deiulemar: prospetto delle società sequestrate:
allegato 1) al comunicato7 prospetto società
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