Nulla di fatto al Tribunale di Torre Annunziata, dove stamane era in programma un’udienza relativa all’ennesimo filone processuale legato al crack Deiulemar. Il giudizio riguardava il ricorso presentato contro la Deiulemar Shipping, società costola della Deiulemar Compagnia di navigazione e anch’essa fallita, la quale vorrebbe insinuarsi al passivo fallimentare della Società di fatto. Un vero e proprio paradosso quello di voler dividere con i risparmiatori ciò che è stato loro sottratto nell’ambito di un sistema truffaldino che ha portato alla condanna penale degli armatori. Un’eventualità che ha fatto dunque sobbalzare gli obbligazionisti. L’udienza è stata però rinviata per la ricerca della produzione di parte della Shipping, non rinvenuta nel fascicolo di ufficio ed esame documentazione. Prossimo appuntamento il 29 marzo, un rinvio che rappresenta purtroppo un copione già visto e che ha accompagnato tutti i procedimenti giudiziari legati al crack. Per i risparmiatori truffati si è trattata dell’ennesima occasione per ribadire la necessità di una maggiore informazione da parte degli organi del fallimento, per evitare di continuare a rincorrere voci di corridoio e venire a conoscenze delle date delle udienze soltanto all’ultimo momento. E’ emersa infine una data per l’udienza relativa al procedimento contro Bank of Valletta, la banca centrale maltese accusata di aver favorito la migrazione di capitali all’estero da parte degli armatori custodendo dei trust appositamente costituiti. La causa si terrà il 20 febbraio, sempre a Torre Annunziata dinanzi al giudice Valentina Vitulano.
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Deiulemar – Insinuazione al passivo Shipping, udienza rinviata. A febbraio la causa contro Bank of Valletta
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