
Nulla di fatto stamane al Tribunale di Torre Annunziata, dove si è tenuta un’udienza relativa all’ennesimo filone processuale legato al crack Deiulemar. Il giudizio riguardava l’opposizione allo stato passivo SDF della Deiulemar Shipping, società costola della Deiulemar Compagnia di navigazione e anch’essa fallita, la quale vorrebbe insinuarsi al passivo fallimentare della Società di fatto. Un vero e proprio paradosso quello di voler dividere con i risparmiatori ciò che è stato loro sottratto nell’ambito di un sistema truffaldino che ha portato alla condanna penale degli armatori. Un’eventualità che ha fatto dunque sobbalzare gli obbligazionisti. Un rischio da dover scongiurare, come ha spiegato l’avvocato Augusta Palomba, visto che un eventuale accoglimento della domanda vedrebbe i creditori della Shipping, in prevalenza banche, concorrere con DCN su ogni riparto disposto dalla società di fatto. Una beffa nella beffa, proprio le banche che nelle varie udienze del processo penale hanno sempre preso le distanze sostenendo di non conoscere Iuliano e di ignorare la provenienza del fiume di denaro che transitava sui suoi conti personali. Tutto sospeso fino al 4 dicembre per problematiche documentali. In tale data dovrebbe arrivare il verdetto.
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS