
Sono giorni di agitazione per gli obbligazionisti del crack Deiulemar, Dopo l’udienza del 21 giugno che ha lasciato un pò tutti interdetti per la contemporanea richiesta del reato di associazione a delinquere e la riduzione degli anni di carcere inflitti in primo grado ai falliti – nonché l’apertura degli organi del fallimento alla transazione con gli ex armatori – spuntano ora nuove ombre sulla vicenda. In particolare, nelle ultime ore è rimbalzata la voce della possibile insinuazione al passivo di obbligazioni con importi ritoccati, addirittura decuplicati. Si tratterebbe di obbligazioni che percepirebbero così una percentuale di riparto più alta rispetto a quella spettante. Giusto concedersi il beneficio del dubbio e pesare bene le indiscrezioni, ma qualora la cosa fosse accertata si tratterebbe di uno scandalo nello scandalo. Contattato dalla nostra redazione l’avvocato Cardella ha espresso la sua opinione in merito: “Sinceramente non l’avevo ancora sentita questa. Io credo che sia un pò difficile, oltre che grave, ritoccare un importo su un titolo che é stato successivamente esibito all’udienza di verifica. Certo, in una fattispecie complessa come questa, tutto é possibile”. Difficile ma non impossibile dunque, nei meandri di una vicenda intricatissima che può regalare colpi di scena da un momento all’altro. Il tutto si va ad aggiungere al malcontento generato dal fatto che, a poco più di una settimana dall’avvio delle procedure per il riparto del 1,5%, nessun obbligazionista ha ancora ricevuto la somma spettante nonostante le liste dei creditori siano già state presentate in banca per far partire assegni e bonifici. Insomma non c’è pace per coloro che hanno visto volatilizzarsi i risparmi di una vita, un calvario che non sembra avere fine.
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