
Con riferimento alla accusa mossa sui social, secondo cui si sarebbe taciuto, e si continuerebbe a tacere, sulle cassette di sicurezza dei falliti, e sul relativo contenuto, la Curatela, allo scopo di rassicurare i Sigg. Obbligazionisti, precisa che:
1. tutte le cassette di sicurezza intestate ai falliti sono state sequestrate su richiesta del fallimento DCN, aperte dalla Guardia di Finanza, e trovate vuote, nel marzo del 2013, e quindi prima che venisse dichiarato il fallimento SDF;
2. la Curatela SDF le ha ricevute così; come è sua abitudine, ha ritenuto doveroso fornire ai Sigg.ri Creditori (e perciò in primo luogo ai Sigg. ri Obbligazionisti che ne rappresentano la quota di gran lunga più importante) una informazione completa sul punto. Per questo, nel rapporto riepilogativo semestrale per ciascuna cassetta di sicurezza è stato indicato il numero, il nome del titolare, quello di eventuali altri intestatari, ed è stato lasciato in bianco lo spazio riguardante il valore del rapporto, per segnalare che non ne aveva nessuno;
3. in particolare, nell’ultimo rapporto riepilogativo, che è pubblicato anche su questo sito, tutte queste informazioni sono contenute nel prospetto riportato alla pag. 86 e seguenti, prospetto che indica anche tutti i conti correnti intestati ai falliti, i depositi titoli, quelli a custodia, e qualsiasi altra informazione necessaria ad avere una informazione completa su quanto è stato trovato.
La Curatela, perciò, esprime il proprio rammarico per la diffusione di una accusa fondata sulla mancata lettura di documenti resi pubblici, e che ha causato una comprensibile preoccupazione nei Sigg. ri Obbligazionisti, già tanto duramente provati dalla vicenda.
La Curatela precisa di essere sempre disponibile, anche su indicazione del Sig. Giudice delegato, a fornire a tutti i Sigg.ri Creditori, nei limiti del lecito e del possibile, ogni informazione che dovesse reputata utile al controllo del proprio operato.
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