
Naufraga l’ipotesi di transazione con gli ex armatori Deiulemar. Il 22 giugno gli organi del fallimento si erano incontrati decidendo di aprire il tavolo delle trattative con i falliti. Nello specifico, la curatela della società di fatto comunicò l’autorizzazione alla conciliazione, con la riunione che servì a dettare le linee guida e dei paletti ben precisi a tutela dei risparmiatori. L’accordo si sarebbe dovuto perfezionare entro il 31 luglio, ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto. Si andrà avanti dunque per le tradizionali vie giudiziarie. Di seguito il comunicato diramato dalla Curatela della società di fatto.
“La Curatela comunica che alle ore 24 del 31 luglio è scaduto il termine assegnato dallo Spett.le Comitato dei Creditori per l’eventuale perfezionamento delle trattative transattive di cui al verbale del 22 giugno (e quindi con esclusione della revocatoria Bank of Valletta, e delle cause contro le banche).
Le condizioni fissate dallo Spett.le Comitato non sono state accettate da nessuna delle controparti, e nessuna di esse ha messo i beni a disposizione della Curatela.
La Curatela ha precisato che eventuali ipotesi diverse, prospettate da alcuni convenuti, dovranno essere sottoposte direttamente al Tribunale per la eventuale trasmissione allo Spett.le Comitato dei Creditori, cui compete in esclusiva la facoltà di autorizzare transazioni.
Per questo, la Curatela ha chiesto di essere autorizzata a considerate concluse con esito negativo le trattative, ed a riprendere le iniziative giudiziarie già approvate e poi sospese previe le necessarie autorizzazioni.”
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