Si è tenuta stamane presso il Tribunale delle Imprese del Palazzo Giustizia di Napoli l’ultima udienza relativa alla causa intentata dagli obbligazionisti Deiulemar contro CONSOB e KPMG, organi di controllo ritenuti responsabili di non aver adempiuto ai loro doveri di vigilanza al cospetto di un crack da 800 milioni di euro che ha mandato sul lastrico migliaia di famiglie torresi. A difesa degli obbligazionisti, era presente l’avvocato Monica Cirillo, Delegata ADUSBEF per la Campania. Al termine del dibattimento in aula il giudice Enrico Quaranta ha stabilito il termine di 60 giorni più 20 per emettere la sentenza di primo grado. Filtra un certo ottimismo sull’esito del giudizio con annesso risarcimento danni a favore dei promotori della causa, poiché risultano essere palesi le falle nei sistemi di controllo che hanno permesso agli armatori di fare il bello e il cattivo tempo alle spalle degli ignari risparmiatori. Gli avvocati Biaggianti e Minervini, difensori rispettivamente di CONSOB e KPMG, dal canto loro hanno già annunciato che in caso di sentenza sfavorevole andranno avanti fino in fondo con i tre gradi di giudizio. Da sottolineare che tale causa si riferisce agli obbligazionisti che si sono rivolti dall’avvocato Monica Cirillo. Per quanto riguarda invece la causa contro gli stessi organi di controllo seguita da altri legali agganciati all’avvocato Grasso, si attende la decisione del giudice oplontino Valentina Vitulano che probabilmente dirotterà anche tale causa al Tribunale delle Imprese di Napoli.
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Deiulemar – Causa contro CONSOB e KPMG: sentenza di primo grado tra 80 giorni
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