Era tanta la speranza degli obbligazionisti Deiulemar di poter accedere al fondo previsto dal governo per il risarcimento dei risparmiatori truffati. Ma com’è ormai noto da tempo, i circa 1,5 miliardi di euro stanziati tramite l’utilizzo di conti dormienti riguardano solo coloro che sono stati danneggiati dalle crisi bancarie che hanno travolto banca Etruria, Marche, CariChieti, CariFerrara e le due popolari venete (Pop Vicenza e Veneto Banca). L’accesso a questo rimborso implica però la rinuncia ad ogni azione legale nei confronti delle banche e degli organi di vigilanza. Un’eventualità molto simile è stata prospettata in una proposta di legge ideata dall’avvocato Augusta Palomba, membro del comitato dei creditori della Società di Fatto, per permettere agli obbligazionisti truffati dalla Deiulemar un cospicuo recupero delle somme perse.
“I risparmiatori pagano di tasca propria le distrazioni di sistema tra Consob e Banca d’Italia. Anche nel caso della Deiulemar ci sono state delle evidenti distrazioni e anche la mia proposta di legge prevede che, a fronte della cessione del credito del Fallimento in favore dello Stato, i creditori rinuncerebbero ad intraprendere azioni legali contro le autorità di controllo dello Stato“, spiega via social Augusta Palomba, che poi sottolinea: “Perché dunque trattare diversamente i risparmiatori della Deiulemar rispetto a quelli delle banche che oggi sono interessate dagli interventi del Governo?”
Insomma l’ennesimo appello affinché si possa estendere tale possibilità anche ai risparmiatori truffati da società commerciali, quali appunto la Deiulemar, anche a costo di non scagliarsi contro chi doveva vigilare e non lo ha fatto, oppure lo ha fatto in maniera troppo superficiale.
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