Si avvicina un altro giorno cruciale della vicenda Deiulemar, il crack finanziario che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie torresi. Il 6 luglio si terrà dinanzi alla Corte d’Appello di Roma il secondo grado di giudizio del processo penale a carico degli armatori proprietari della Deiulemar Compagnia di Navigazione. La sentenza di primo grado, che risale al 2014, fu molto severa con pene esemplari che, in virtù dei reati contestati, possono essere considerate una vittoria senza precedenti. Queste infatti le condanne inflitte in primo grado: Angelo Della Gatta condannato a 17 anni e 2 mesi; Pasquale Della Gatta a 17 anni e 2 mesi; Michaela Della Gatta a 9 anni e 10 mesi; Giovanna Iuliano a 10 anni e 2 mesi; Lucia Boccia a 8 anni; Giuseppe Lembo a 15 anni e 8 mesi; Marialuigia Lembo a 9 anni e 2 mesi. Si giunge ora al secondo round di una battaglia che per gli obbligazionisti ha più che altro un valore morale. La conferma delle pene rappresenterebbe la giusta punizione per coloro che tramite una scellerata gestione dei risparmi hanno di fatto mandato sul lastrico tante persone che riponevano fiducia nella società, un’azienda che per tanti anni ha operato come una vera e propria banca. Una sentenza favorevole sarebbe dunque una soddisfazione per i risparmiatori, anche se non incide sulle possibilità di recupero delle somme perse. Come di consueto gli obbligazionisti si stanno organizzando per essere presenti in massa a Roma e seguire da vicino l’udienza. Come per la sentenza della Cassazione sulla società di fatto bisognerà comunque aspettare per conoscere la decisione dei giudici.
Deiulemar – Avv. Colapietro: “Conferma della società di fatto sarà fondamentale, c’è ottimismo”
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