
Decreto sicurezza, Daniele: “Il solito masochismo della sinistra”.
“Il decreto sicurezza fa schifo. Non risponde alle esigenze di sicurezza del paese e, soprattutto, non investe nel comparto, almeno nel Mezzogiorno, dove il contrasto alla criminalità necessiterebbe di forti investimenti nel settore”. A dichiararlo il consigliere regionale Gianluca Daniele che prosegue: “Invece di avviare una grande lotta unitaria di tutte le forze di centrosinistra, partendo dai Presidenti di Regione e dai Sindaci, assistiamo al solito spettacolo di divisioni tra chi è più di sinistra, nella totale assenza di un’iniziativa politica da parte del principale partito di opposizione, il Partito Democratico, sia a livello nazionale che a livello locale. Entrando nel merito del decreto va sottolineato che l’introduzione del taser, esteso ai vigili urbani nei comuni al di sopra dei 100mila abitanti partirà in fase sperimentale e senza molte indicazioni sull’utilizzo, invece, all’estero viene indicato, per esempio, per quali motivi può o non può essere usato. Rispetto alla pratica delle regolarizzazioni c’è il rischio concreto che questa crei ancora più clandestini senza possibilità di rimpatrio con i problemi che ne deriverebbero per i comuni ospitanti. Per quanto riguarda le forze di polizia saranno stanziati 38 milioni per gli straordinari e le indennità accessorie. Una cifra ridicola nemmeno sicura! A mio avviso per lavorare serenamente servirebbero almeno 500 milioni per l’assunzione di circa 8000 poliziotti che andrebbero a sanare, in parte, i danni causati dal blocco del turnover con la perdita di ben 10 mila unità e tagli di circa 7 miliardi avvenuti negli ultimi dieci anni. Secondo me – prosegue Daniele – bisogna affrontare la questione dal punto di vista politico per quanto concerne una grande forza riformista e di sinistra. Infatti, va messa in atto una grande mobilitazione nel Paese delle forze politiche e sociali per denunciare le carenze normativi del decreto e la scarsità di risorse che sono destinate al comparto sicurezza. Sono fermamente convinto – conclude il consigliere – che la strada intrapresa con il decreto sicurezza sia sbagliata perché contrasta con i valori di solidarietà, accoglienza e uguaglianza. Sicurezza e sviluppo si creano attraverso la difesa di questi valori e della libertà degli esseri umani di potersi spostare e circolare e di essere tutelati e salvati”.
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