Consiglio comunale a dir poco infuocato quello svoltosi ieri, con i toni che si sono quasi subito accesi dando vita ad un duello senza esclusione di colpi tra il sindaco Ciro Borriello e il consigliere Alfonso Ascione. Partenza dedicata al terremoto che ha devastato il Centro Italia, con un minuto di raccoglimento e l’approvazione della delibera con la quale si è deciso di devolvere alle popolazioni vittime del sisma il gettone di presenza dei consiglieri. Poi il clima diventa subito rovente quando l’Assise è chiamata a pronunciarsi su una variazione di bilancio che prevede ulteriori spese per la realizzazione del PUC, il piano urbanistico comunale deputato a dettare linee guida per la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale della città. Di fronte alle grosse perplessità dell’opposizione su questo stanziamento extra, il sindaco ha spiegato che esso è dedicato al reclutamento di tecnici per la redazione del piano, un documento che richiede una certa mole di lavoro anche considerando l’ambizione di averlo già in stato avanzato entro fine anno. Quando si passa alla delibera riguardante il piano industriale dei rifiuti l’aula consiliare si infiamma. Dopo gli interventi dei vari D’Elia, Polese e Clelia Gorga, che hanno espresso tutte le loro perplessità sul piano, sale in cattedra Alfonso Ascione che sferra un attacco frontale al sindaco. In primis Ascione esprime tutto il suo stupore in quanto il piano non è stato sottoscritto dal Ciro Borriello e dall’assessore all’Ambiente. Poi il consigliere contesta il fatto che la differenziata sia rimasta ferma a valori compresi tra il 48% e il 50% nel passaggio dall’amministrazione Malinconico a quella attuale. Il discorso si sposta sulle isole ecologiche, senza controlli e senza orari di chiusura e apertura, che lasciano spazio allo sversamento incontrollato anche di rifiuti pericolosi. Altre problematiche sollevate quella della mancata raccolta di Domenica, e la creazione di un centro di separazione dei rifiuti che, secondo il piano dovrebbe essere situato a circa 50 km dalla città, con la preoccupazione che il sito costruito a spese del comune venga utilizzato anche dai tanti comuni limitrofi. Infine l’affondo di Ascione si concentra sull’eliminazione delle buste della differenziata – con il siparietto di una busta contenente bottiglie esposta in aula – e sull’aver lasciato a casa 30 dipendenti della ditta che gestiva il servizio di smaltimento rifiuti. Piccata la risposta di Borriello che ha cercato di smontare punto su punto le accuse di Ascione, sostenendo che il piano rifiuti è in grado di ovviare a certe problematiche soprattutto con l’aumento degli ecopunti e con il ritorno dei cassonetti per coloro che hanno le isole ecologiche troppo distanti. Il primo cittadino ha poi sottolineato di ritenere inutili le buste visto che soltanto il 50% dei cittadini ne ha fatto uso in passato, a fronte di un costo per l’amministrazione di circa 600mila euro. Volano parole grosse tra i due, con il presidente del Consiglio Comunale Brancaccio che, a fatica, riesce a tenere a bada i duellanti, fino ad arrivare all’abbandono dell’aula da parte di Ascione. In chiusura, l’opposizione ha chiesto chiarimenti sugli scavi effettuati in via Circumvallazione, effettuati dopo aver messo il primo strato di asfalto, nonché sul traffico che in questi giorni sta mandando in tilt la città. L’apposizione della fibra ottica è il motivo, conferma il sindaco, dei lavori contestati, con un nuovo strato di asfalto che a breve verrà applicato per completare l’opera.
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Consiglio Comunale – Bufera rifiuti, scontro frontale Borriello-Ascione
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