Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella stamane nel tempio della musica, al Real Teatro di San Carlo, per i 100 anni dell’Unione Industriali di Napoli. Un centenario un po’ particolare per le alterne vicende dell’Unione che rinacque successivamente il 22 gennaio 1944 quindi realmente ed operativamente conta circa tre quarti di secolo a fianco degli imprenditori ed industriali napoletani. Comunque un traguardo importante che ben rappresenta e testimonia l’intraprendenza dell’imprenditoria “made in Napoli”. Oggi, come cento anni fa, Napoli con le sue imprese ha sempre costituito una punta di eccellenza nei vari ambiti industriali ed artigianali; in pratica a Napoli è mancata “la fortuna” non il valore. Questo evento non poteva trovare migliore collocazione di uno tra i più prestigiosi teatri europei perché tale è il prestigio della nostra industria napoletana. Ricordiamo che la nostra capacità industriale, di livello internazionale, risale ai tempi pre-unitari, ma questa è un’altra storia. Preceduto dall’Inno di Mameli è toccato al primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, porgere il benvenuto al Capo dello Stato evidenziando alle istituzioni presenti la centralità di Napoli e del Mezzogiorno per lo sviluppo in Europa ed auspicando la sconfitta dell’attuale depressione morale e culturale con la passione e la creatività patrimonio innato di questo popolo: “solo con questo spirito – ha continuato il sindaco – si potrà andare lontano. Napoli ha accettato la sfida del rinnovamento futuro e continuerà in questa direzione, un esempio per tutti la ricostruzione di Bagnoli e l’abbattimento delle Vele di Scampia. Meno economia di finanza e più economia reale.” Il Primo cittadino confida in Napoli e nei Napoletani che faranno fino in fondo la loro parte.
Prende poi la parola Ambrogio Preziosi, Presidente Unione Industriale di Napoli che sottolinea il fascino di Napoli e “la sua fama nel mondo nonostante i tanti acciacchi e carenze strutturali ma con l’auspicio che continui a soffiare il vento del cambiamento come l’arrivo della Apple a Napoli, l’azzeramento del cuneo fiscale per fare impresa nelle nostre aree, non con il sostegno artificiale – prosegue Preziosi – senza lavoro si sopravvive non si vive. Il Mezzogiorno è una risorsa per l’Italia intera, occorre abbattere la criticità attuale combattendo la criminalità e la corruzione; non bisogna sprecare le occasioni, occorre rimboccarsi le maniche: rilanciare l’industria, incrementare le infrastrutture, attrarre le imprese straniere, creare delle zone economicamente particolari, elevare il livello complessivo di tutta la società. Le nostre eccellenze dovranno diventare ordinarie.”
E’ la volta di Vincenzo Boccia Presidente di Confindustria che, dopo aver ringraziato il Capo dello Stato per la sua presenza, la condivisione ed il conforto, sottolinea i tre eventi caratterizzanti la Festa dei Cento Anni: la creazione, da parte dell’Università Federico II di Napoli – uno dei più antichi atenei d’Europa – di un centro per i “cervelli” patrocinato dalla Apple; la ricostruzione della “Città della Scienza” ed infine l’incontro al Teatro di San Carlo, eccellenza e grandezza di un passato glorioso nonché sviluppo nel futuro. A conclusione del suo intervento Vincenzo Boccia afferma che “l’Europa è il miglior frutto post bellico ed il mercato più ricco del mondo.”
La parola ai numeri e le previsioni con l’intervento di Giorgio Alleva, Presidente ISTAT, che traccia le alterne vicende in termini numerici e storici della città di Napoli non dimenticando l’impronta passata che Napoli ha lasciato come industria manifatturiera nel periodo anteguerra ed il lento ed inesorabile declino con la chiusura di Bagnoli e della Olivetti ed il trasferimento di tutta l’attività nel triangolo industriale del Nord. “Oggi – prosegue Alleva – Napoli è in ripresa posizionando il Pil. in termini più positivi rispetto al Nord Ovest: non sono dati esaltanti ma costituiscono un piccolo segnale di ripresa soprattutto nei comparti conserviero, turistico ed aerospaziale. Tutto questo – conclude Alleva – necessita di infrastrutture di collegamento e soprattutto di unione delle tante micro imprese in rete tra loro.”
Al termine di questa prima parte dei lavori il Presidente della Repubblica si commiata dal numerosissimo pubblico presente al lirico napoletano .
David Sassoli, Vice Presidente al Parlamento Europeo riprende i lavori seguito da Stefano Barrese responsabile Divisione Banca dei territori Intesa San Paolo e da Corina Cretu Commissario Europeo alla Politica Regionale. Conclude Claudio De Vincenti Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno. Moderatore il giornalista del Corriere della Sera Luciano Fontana.
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