
Nel pomeriggio odierno gli agenti del Commissariato P.S. di Castellammare di Stabia, in esecuzione di un ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta di questa Procura della Repubblica, hanno proceduto all’arresto di T.U, classe 84, poiché gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, lesioni personali aggravate e uccisione di animali.
Le indagini, espletate dal Commissariato P.S. di Castellammare di Stabia e avviate a seguito dell’ennesima violenta lite familiare, hanno consentito di accertare una serie di condotte vessatorie poste in essere dall’indagato nei confronti della moglie, alla quale l’uomo impediva di avere una normale vita sociale.
In particolare, dalle indagini è emerso che il predetto, spesso sotto l’effetto di sostanza stupefacente e alla presenza dei figli minori, insultava quotidianamente la moglie con epiteti ingiuriosi, la minacciava, anche di morte, e l’aggrediva, per ragioni di gelosia, sia verbalmente che fisicamente, usando oggetti presenti in casa.
Inoltre, l’indagato costringeva la moglie a subire atti sessuali contro la sua volontà, approfittando della difficoltà della donna ad opporsi, sia in ragione dell’aggressività dell’uomo, sia per evitare che ai fatti potessero assistere i figli minori, che dormivano nella stessa stanza della coppia.
L’odierno arrestato è arrivato, finanche, ad uccidere, con crudeltà, i due cani della persona offesa perché riteneva che in loro si fosse “incarnato il diavolo”.
L’uomo arrestato, con precedenti di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, rissa, lesioni e cessione di sostanza stupefacente, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso l’abitazione della madre, luogo di esecuzione della misura cautelare, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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