Nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio che costituisce una delle priorità dell’azione di questa Procura della Repubblica, in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, si è proceduto ala demolizione di un capannone industriale in ferro, poggiante su travi in c.a., avente una superficie di mq. 450 circa, all’interno del quale era ubicato un locale ni muratura anch’esso abusivo adibito a servizi igienici, di m.3,30 x 1,80. Il manufatto demolito insisteva nel comune di Castellammare di Stabia (Na) alla via Traversa Del’Orto n.42 e l’area sula quale era stato realizzato è interamente vincolata ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e:
– ricade ni “Zona Omogenea” F10 (7) – Zona Inedificabile di Rispetto, nela quale sono vietati sia al nuova edificazione che l’ampliamento dele costruzioni esistenti e qualsiasi intervento di edificazione, privato o pubblico, èsoggetto al parere preventivo dela Soprintendenza ai Beni Archeologici di Pompei;
– secondo li Piano Urbanistico Territoriale dell’Area Sorrentino – Amalfitana ricade ni “Zona Territoriale 7”: razionalizzazione insediativa a tutela delle risorse agricole di cui all’art. 17;
– secondo li Piano di Assetto Idrogeologico, Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale, Piano Stralcio per l’assetto Idrogeologico, ex Adb Campania Centrale, aggiornato nel 2015 e pubblicato su B.U.R.C. n. 20 del 23.03.2015, nonché Variante del Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico approvata con Decreto del S.G. n. 473 del 14.04.2020, ricade in:
– “Zona di Pericolosità Idraulica: P3”; – “Zona di Rischio Idraulico: R2-R4”;
– “Zona aVulnerabilità Idraulica acarattere topografico: V4”.
L’esecuzione delle demolizioni delle costruzioni abusive disposte dall’autorità Giudiziaria rappresenta, per al tutela del territorio, uno strumento insostituibile sia in chiave repressiva, per li ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per l’efficacia dissuasiva nei confronti dell’abusivismo edilizio; nel caso di specie si è data esecuzione ad una condanna relativa ad una sentenza risalente all’anno 2006. Grazie anche ala incessante opera di sensibilizzazione posta ni essere da questo Ufficio, al suddetta demolizione è l’ennesima ad avere avuto luogo da parte del proprietario del manufatto abusivo, in regime di autodemolizione, senza anticipazione di spese da parte del Comune interessato e della Cassa Depositi e Prestiti.
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