A tu per tu con il consigliere comunale Luigi Caldarola, che fa chiarezza sulle dinamiche della politica torrese, rimarcando la sua posizione e il distacco dal sindaco Borriello. Di seguito l’intervista integrale.
Una politica torrese dalle mille sfaccettature, crisi interne alla maggioranza, nuovi gruppi whatsapp creati ed alcuni malumori. Qual è la situazione generale?
Pare che whatsapp sia diventato il centro della politica torrese. E’ vero sono stato aggiunto ad un gruppo creato dal Presidente del Consiglio Pasquale Brancaccio ed ho accettato per il semplice motivo che faccio parte di Forza Italia, che è un partito della maggioranza. Non credo che un mezzo di comunicazione debba rappresentare la politica di una città, forse è il tentativo di qualcuno per mescolare le carte in maggioranza, sfruttando il fatto che la mia situazione attuale mi porti ad essere considerato come il pomo della discordia o l’antagonista dell’attuale amministrazione. Con i consiglieri non ho avuto mai problemi a differenza di quanto dichiarato precedentemente dal Vicesindaco Romina Stilo; la mia esclusione dal precedente gruppo non è stata voluta dai miei colleghi, ma dal sindaco con il quale non c’è stato mai dialogo per concordare una linea comune. Non ci sono state mai riunioni di maggioranza, c’era una mancanza di un’azione comune nel prendere le decisioni.
Argomento elezioni città metropolitana, Torre del Greco ha registrato un flop con la mancata elezione di consiglieri. Quali potrebbero essere le ripercussioni ? Pensi che la creazione del nuovo gruppo whatsapp sia collegato a questa vicenda?
Non credo che i due filoni siano collegati. Penso che il gruppo sia stato creato ad hoc come ti dicevo per rimarcare che ci sono dei malumori all’interno della maggioranza, ora non so se siano passati o nati negli ultimi giorni. La mia presenza, in quanto distaccato in questo momento dal sindaco, può essere per loro un segnale lanciato, ma credo che la politica nel rispetto dei cittadini e dell’elettorato deve essere fatta in maniera diversa. Il dialogo deve essere la base per prendere decisioni nell’interesse della città, io non ho fatto mai “il servo sciocco” ho chiesto sempre spiegazioni sull’operato e forse questo è stato alla base della rottura. Sulla questione elezioni penso che non ci sia stata una comune strategia, la mancata elezione di un rappresentante torrese è sicuramente dettata dalla mancanza di voti da Torre del Greco, basti pensare che Felice Gaglione non è salito per poco. Anche su questa vicenda c’è stata poca chiarezza, credo che in futuro qualche strascico ci possa essere.
Per il futuro quali sono i programmi del consigliere Caldarola?
Per adesso continuo a restare in Forza Italia, il mio elettorato è di centrodestra e ho un obbligo morale verso chi mi ha dato fiducia, ma non so alla lunga se questa situazione possa essere portata avanti cosi, si dovrà inevitabilmente arrivare ad una decisione. Personalmente continuerò a vigilare sull’operato dell’amministrazione, la mia è stata una scelta ponderata soprattutto fatta nel rispetto dei cittadini che chiedono risposte e non gruppi whatsapp per dispetti o altri fini.
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