Solo un pari per gli uomini di Sarri nella trasferta Europea in Turchia: gli azzurri infatti, hanno pareggiato per 1-1 contro il Besiktas (clamorosamente vittorioso al San Paolo nella giornata precedente), al termine di una partita per lunghi tratti dominata e anche un po’ sfortunata. Al netto degli episodi, Hamsik e compagni avrebbero meritato sicuramente di più ma per come si era messa la gara ad un certo punto, il pareggio va più bene ai partenopei.
Come al solito, vediamo cosa è girato nel modo giusto tra le fila degli azzurri e cosa invece no (ndr: stasera metteremo maggiormente l’accento su cosa non ha girato nella squadra di Sarri in quanto reputiamo che ci siano state più ombre che luci).
COSA HA FUNZIONATO
- CAPITAN HAMSIK – Oltre al gol arrivato a 8′ minuti dal termine, il capitano partenopeo ha offerto una prestazione solida e di qualità, risultando nettamente il migliore in campo dei suoi. Marechiaro infatti, ha tenuto da solo il centrocampo azzurro (analizzeremo più avanti le prove opache di Allan e Jorginho), proponendosi molte volte in avanti e creando gioco. Insomma, dopo la prova in chiaro-scuro di appena tre giorni fa a Torino, Hamsik si è prontamente riscattato. La speranza dei tifosi del Napoli è che, a questo punto, il capitano continui a giocare su questo livello e risulti ancora più decisivo nei momenti che contano
- LAMPI DI INSIGNE – Dopo un primo tempo abbastanza in ombra, con tanti errori e i suoi soliti dribbling “inutili”, nella ripresa Lorenzo Insigne è salito nettamente di tono e, in una serata in cui nessuno dei suoi compagni di reparto ha brillato (ne parleremo dopo), ha tenuto da solo in piedi l’attacco partenopeo. Il magnifico, forse scosso da Sarri nell’intervallo, è partito subito forte nel secondo tempo e dopo appena 7′ minuti ha servito una palla perfetta a Callejon che però ha sprecato tutto. Da quel momento è stato tutto un crescendo per il nativo di Frattamaggiore che ha continuato a macinare gioco e ha sfiorato anche il gol del vantaggio proprio all’ultimo respiro. Segnali di ripresa quindi per Insigne che, dopo tanti fischi, stasera merita sicuramente qualche applauso in più (anche come incoraggiamento)
- AUMENTO DI RITMO E GIOCO PIU’ IN VERTICALE DEL SECONDO TEMPO – Se nel primo tempo il Napoli ha giocato con un ritmo basso e con i soliti tempi di gioco persi, nella ripresa la squadra di Sarri ha aumentato la propria velocità di gioco e cambiato il proprio modo di giocare optando per molti passaggi di prima e in verticale. Questo ha sicuramente contribuito al predominio territoriale che gli azzurri hanno fatto registrare in tutto il secondo tempo, dove hanno avuto, quasi sempre in mano il pallino del gioco e hanno creato tante occasioni da gol (purtroppo non sfruttate). Lo abbiamo già detto nelle analisi precedenti: quando il Napoli sale di tono e inizia a giocare a un ritmo superiore, per gli avversari non c’è scampo, se invece gioca a un ritmo “bailado” diventa una squadra normale e facilmente arginabile (soprattutto ora che non c’è una prima punta)
COSA NON HA FUNZIONATO
- COPPIA DI CENTRALI MAKSIMOVIC-KOULIBALY – Nelle ultime due partite, complice la prolungata assenza di Albiol, Sarri aveva schierato come coppia di difensori centrali Chiriches e Koulibaly e questi ultimi avevano offerto prestazioni tutto sommate solide e positive. Lo stesso non si può dire invece della coppia messa in campo stasera: al posto del rumeno infatti, Sarri ha preferito schierare titolare l’ex Torino Maksimovic, al fianco di Koulibaly e questa decisione ha tutt’altro che premiato. I due difensori centrali infatti, sono andati spesso in difficoltà contro le sortite offensive di Aboubakar e compagni, concedendo qualche occasione di troppo ai turchi. Da segnalare poi anche l’ingenuità proprio di Maksimovic che ha chiuso la sua serata da incubo al 78′ quando ha procurato un calcio di rigore per un netto fallo di mano. Quella di stasera non è sicuramente una bocciatura definitiva per l’ex difensore del Torino ma, in assenza di Albiol, dobbiamo dire che ci è sembrato più convincente Chiriches al fianco di Koulibaly (per la precisione, anche il senegalese stasera non ha brillato e ha commesso qualche errore di troppo). Discreta la prova dei due terzini Hysaj e Ghoulam
- ALLAN, JORGINHO, CALLEJON E GABBIADINI – Se Hamsik è stata la nota più alta del centrocampo azzurro questa sera, tutt’altro discorso bisogna fare per i suoi due compagni di reparto Allan e Jorginho. L’ex Udinese e l’italo-brasiliano infatti, sono sembrati (anche stasera) molto affaticati e hanno fatto ben poco sia in termini di quantità che di qualità di gioco. Partita opaca è insufficiente anche quella di Callejon che, molto probabilmente, ha pagato anche lui la tanta fatica accumulata nelle ultime settimane dove non ha praticamente mai tirato il fiato. L’ex Real Madrid infatti è stato poco incisivo e ha anche sbagliato un gol clamoroso ad inizio secondo tempo (errore non da lui). Prestazione anonima anche quella di Gabbiadini che, anche stasera, non ha convinto nel ruolo di prima punta. Eppure l’ex giocatore della Sampdoria era partito bene facendosi vedere spesso e lottando contro l’arcigna coppia di centrali turca, procurandosi anche una ghiotta occasione da gol. Oltre a questo il nulla più totale fino al 63′ quando Sarri l’ha sostituito con Mertens
- TANTA QUANTITA’ MA POCA CONCRETEZZA – Anche stasera, come detto, soprattutto nella ripresa il Napoli ha costruito tante occasioni da rete, senza però riuscire mai a concretizzare. Sicuramente questo è successo anche e soprattutto a causa della mancanza di una vera e propria prima punta ma, in molte occasioni, la squadra di Sarri dovrebbe provare ad essere più cinica e spietata, invece di “specchiarsi” e cercare sempre la giocata difficile e “ad effetto”
- CAMBI POCO INFLUENTI – Sarri nella ripresa ha gettato nella mischia Mertens, Diawara e Zielinski ma nessuno dei tre ha inciso più di tanto. Mertens infatti non si è praticamente mai visto, idem Zielinski. Discreta invece la prova di Diawara che si è messo in luce solamente per alcuni ripiegamenti difensivi e poco altro. Se Sarri si aspettava una scossa dalla sua panchina, purtroppo stasera non è arrivata e bisognerà sicuramente rimediare a questo nelle partite che contano e dove un cambio può risultare decisivo (precisiamo: non stiamo sicuramente bocciando tre giocatori che hanno giocato solo uno scampolo di partita, ma contro un Besiktas ormai stanco e alle corde, ci saremmo aspettati sicuramente qualcosa di più da dei giocatori di cosi tanta qualità)
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