di Cristina Basso
Puntando sui temi sempre più attuali e necessari della legalità, del lavoro, della sostenibilità e del sociale si è svolto il 30 ottobre, a Boscoreale, il VII congresso provinciale ACLI TERRA.
L’incontro, che ha visto un’ampia partecipazione, ha rappresentato un’occasione di dialogo e confronto che ha messo al centro la necessità di un impegno pianificato e duraturo per il territorio, frutto di una collaborazione sinergica e propulsiva tra diversi soggetti, competenze e istituzioni.
Ad aprire i lavori il Presidente provinciale ACLI TERRA Napoli uscente, componente comitato nazionale ACLI TERRA, membro della presidenza provinciale ACLI NAPOLI, consigliere Regionale ACLI Campania Bruno Cammarota, che ha presentato l’attività dell’associazione, evidenziandone la costanza e la continuità degli impegni anche durante i difficili tempi della pandemia e presentando anche la progettualità futura.
Il tema della legalità è stato al centro dell’intervento del Sindaco di Boscoreale dott. Antonio Diplomatico che ha puntato sul recupero dei beni confiscati, auspicando una sinergia di azione che punti alla rinascita del territorio.
A presiedere i lavori congressuali il vicepresidente nazionale ACLI TERRA Gianluca Mastrovito che ha condiviso le tematiche emerse dal dibattito unitamente all’obiettivo comune del rilancio territoriale.
Il cruciale rapporto tra turismo e agricoltura è stato invece oggetto dell’intervento del consigliere nazionale ACLI, presidente nazionale dell’Associazione Paese sostenibile e consigliere di Presidenza del Centro turistico ACLI Pino Vitale.
In chiusura dei lavori è infine intervenuto, con un collegamento telefonico, l’onorevole Mario Casillo, da sempre presente e attivo sulle problematiche territoriali,che ha illustrato il progetto, di cui è promotore, e che è stato ampiamente condiviso dai rappresentanti di ACLI TERRA, relativo alla realizzazione di un grande parco botanico a tema sul territorio di Boscoreale, che sia uno strumento per la ricerca scientifica, e che punti al duplice obiettivo della ricostruzione del paesaggio colturale in epoca Romana e della creazione di una forte attrattività turistica in grado di fare aumentare il tempo medio di permanenza sui territori Vesuviani.
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