Ci troviamo nel mese di Gennaio eppure le temperature presentano un tempo mite, quasi primaverile. Un clima ormai che ha perso completamente il suo orologio. Un clima che va, seguendo un ordine diverso rispetto a quello posto dalla natura.
Ma da cosa è dovuto tutto questo ? Sicuramente ad avere maggior rilievo è il riscaldamento globale, il quale, aumenta sempre di più con lo scorrere del tempo, causando quello che ad oggi risulta diventare un serio problema per l’ecosistema. La preoccupazione si pone dal momento in cui a determinare un surriscaldamento delle temperature in modo eccessivo sono le attività dell’uomo, attività che non fanno altro che agevolare annate di caldo record. Dati che i ricercatori precisano, non ci sarebbero se l’attività umana non stesse contribuendo in modo così significativo.
I dati emersi sulla temperatura della superficie terrestre, dimostrano che ci sono stati ben 17 anni di record dovuto alle alte temperature tra il 1861 e il 2005; e si prevede, secondo sempre gli studi, che le possibilità di temperature record continueranno ad aumentare al punto da segnare un nuovo primato alla fine del secolo.
Il pianeta terra, come tutti i pianeti, è soggetto a mutamenti, cambiamenti. La storia ci ha insegnato che si è passate a molte ere. Dunque i cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno per il sistema in cui noi facciamo parte, eppure questa volta, sembra essere completamente diverso rispetto a quello che noi siamo abituati a studiare sui libri; questa volta sembra esserci un vero campanello di allarme. Un allarme che diventa sempre più rumoroso, fastidioso. Un allarme che ci chiede di intervenire. Per cui la domanda che sorge di fronte a questo fenomeno è una sola: dobbiamo davvero rassegnarci alla distruzione ( perché è questo di cui stiamo parlando) dell’interno ambiente; dobbiamo rassegnarci a dover sopportare temperature che possiamo trovare solo all’equatore? Certo è, che noi singoli individui poco possiamo fare se non assistere a malincuore scenari presso ché apocalittici. La società di oggi punta purtroppo solo ed esclusivamente al profitto, ad un allontanamento sempre più evidente con il mondo. Una società industrializzata che anziché mirare ad un nostro benessere, mira ad un nostro supplizio.
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