Anche quest’anno la compagnia di Donna Peppa presenta una commedia radicata nel fertile terreno della comicità teatrale napoletana. La scena trova il suo spazio scenico all’interno di una casa napoletana degli anni ottanta, dove troneggia su tutto il tabernacolo che custodisce l’immagine beffarda della defunta madre.
Le vicende della famiglia saranno fortemente condizionate dalla presenza di questa madre che, benché morta, saprà imporre il suo posto tra i vivi. Un omaggio al cuore di ogni famiglia partenopea, la mamma, con il suo amore e la sua premura, ma anche con il suo despotismo e la sua presenza ingerente.
Intorno a questa figura si muovono i personaggi con le loro storie, quella delle tre sorelle zitelle che fanno a gara per sposarsi e dei rispettivi corteggiatori, la figura principale di Donna Letizia (Teresa Di Rosa), sorella maggiore e rispettata padrona di casa legata all’altro personaggio principale, Don Armandino (Antonello Aprea), suo instancabile corteggiatore.
Completano la famiglia i personaggi maschili, un fratello regista (Pasquale Cataletti), tanto più coccolato dalle sorelle (Enza Ascione, Veronica Ammendola, Susy Di Giacomo) quanto più maltrattato dalla sua sposa (Virgilia Formisano) e dalla madre di lei (Alda Maccarone) e un fratello minorato (Giuseppe Giordano).
La commedia che si muove a un ritmo coinvolgente è un intreccio di misteri, di verità nascoste e di colpi di scena che determinano sicuri effetti comici e se a tratti si affaccia un poco di amarezza questa ha solo il tempo di affiorare per poi essere travolta e sopraffatta da buon umore ed allegria.
Completano il cast: Anna Di Maio, Anna Albuzzi, Davide Ametrano, Damiano De Gregorio, Raffaele Di Luca, Raffaele Garofalo, Luca Langella, Salvatore Pagano, Cristina Raia, Sergio Sorrentino.
Repliche dello spettacolo il 24 e 25 febbraio, il 3, 4, 10 e 11 marzo, più venerdì 9 marzo con biglietto a prezzo ridotto, e ancora il 17 e 18 marzo.
Antonello Aprea e il Teatro di Donna Peppa sono anche questo: proporre tredici serate e riuscire a portare a teatro circa quattromila persone.
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