A seguito dell’approvazione della delibera n.103, che propone al consiglio comunale di votare l’inserimento dei Molini Meridionali Marzoli, fra i beni disponibili del comune, cioè fra i beni vendibili, era stata indetta per questa mattina una manifestazione di protesta all’esterno dei Molini. L’autorizzazione però è stata negata dall’amministrazione comunale e la manifestazione ha avuto luogo nello spiazzale area giochi della Scala.
Numerosi i cittadini e associazioni accorsi e numerosi i consiglieri dell’opposizione presenti, tra cui Salvatore Polese, Domenico Maida, Luigi D’Elia, Salvatore Romano, Ferdinando Guarino, Giovanni Palomba.
Antonio Crispino, promotore del Fronte Popolare a Difesa dei Molini, ha così dichiarato: “La manifestazione di oggi ha l’obbiettivo che questa amministrazione ritiri questa delibera scellerata che fa partire l’iter burocratico per la vendita dei Molini. Altro fatto grave è che non c’è stata data la possibilità – dietro richiesta protocollata – di poter svolgere questo consesso democratico, civile e culturale all’interno dei Molini.”
La presidente Rosa Visciano dell’associazione Gazebo Rosa Onlus ha così osservato: “Siamo qui per poter tutelare questi nostri beni che in maniera scellerata vengono messi al bando, vengono razziati da progetti che non sappiamo dove vadano a finire. Il mio sospetto è quello che, attraverso queste grosse operazioni, si cerca di distogliere l’attenzione della cittadinanza da altre manovre forse magari anche più crudeli”.
Vincenzo Sforza, in rappresentanza dell’Associazione Università Verde, afferma che “la destinazione naturale di questo spazio sia quello di indirizzarlo alla cultura. Costruire un grande polo culturale da affidare in gestione ad associazioni e a cittadini attivi di Torre. Lo stesso spazio potrebbe essere sede di gruppi musicali e teatrali così numerosi in città e che hanno bisogno di questi spazi. Una gestione di tipo pubblico-partecipato nella direzione dei beni comuni. I beni comuni, infatti, sono risorse atte a soddisfare diritti fondamentali quali, come in questo caso, quelli della cultura.”
Al momento non sono in programma altre azioni, ma si sta già pensando alle prossime mosse.
Pasquale D’Orsi
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