“Molti in queste ore annunciano la propria candidatura, io vi parlerò della scelta che ho maturato in merito alla mia non candidatura”. Esordisce così Antonio Crispino, aspirante candidato al consiglio comunale tra le fila del PD che si ritrova fuori dalle elezioni del 10 giugno dopo la mancata presentazione delle liste da parte del partito. “La mia storia è chiara e trasparente, le mie radici di sinistra cristalline. Avevo intenzione di candidarmi nel Partito Democratico, partito in cui milito. Speravo che si creasse un centro-sinistra ampio che avesse una seria visione di come governare la città ed ero disposto anche ad una battaglia di testimonianza e isolata pur di sostenere il mio partito. In 48 ore è successo di tutto nel PD, ho vissuto quei momenti e ho fatto di tutto perché si mantenesse la barra dritta, ma un ampio pezzo della classe dirigente del mio partito ha deciso di venir meno a quel ruolo di guida, abdicando la propria leadership e consegnare simbolo e partito nelle mani di una coalizione civica ma che ha le proprie radici nel centrodestra ed una forte impronta di continuità con il passato”. Così Crispino racconta le ultime convulse ore che hanno portato alla clamorosa esclusione del partito dalla corsa a Palazzo Baronale. “Non sta a me giudicare ma non potevo entrar a far parte di quello schema politico che non appartiene alla mia storia ed alla mia tradizione – prosegue Crispino. La mia candidatura era legata ad un idea di città, impossibile da attuare con le condizioni createsi. Non rincorro uno scranno, ne tanto meno uno stipendio da farmi rimborsare dalle casse comunali, ma rincorro una visione ed un modello di sviluppo applicabile alla mia città, legato al bene collettivo e non individuale”. Infine i ringraziamenti e la volontà di ricominciare per ricostruire e ripartire. “Ringrazio tutti per l’affetto dimostratomi, è lo sprone a continuare il percorso intrapreso. Amo troppo per mollare, continuerò questa battaglia e lavorerò insieme ai tanti che hanno già espresso la volontà di intraprendere questo nuovo percorso. Lavorerò perché si crei un centrosinistra ampio dove siano a parlare i cittadini e non le tessere, e lo farò nel mio partito, quello democratico che merita di essere rifondato. Mi scuso con tutte quelle persone che avevano deciso di sostenere la mia visione e li ringrazio per lo sprone ad andare avanti, ma la coerenza e la storia di una vita di lotte e vertenze sul territorio non poteva essere svilita cosi. Grazie a tutti ma non è un addio, è un arrivederci” – conclude.
Politica
Torre del Greco – Crispino (PD): “In 48 ore è successo di tutto, creato schema politico che non mi appartiene. Non mollo, è un arrivederci”
Politica
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS