Una riflessione su un tema importante : la proposta di candidatura a patrimonio dell’Unesco della lavorazione del corallo e del cammeo. Sull’argometo, contattato dalla nostra redazione, è intervenuto Antonio Crispino, presidente del Polo Artistico Torrese.
“Torre del Greco – ha affermato Crispino- in questa settimana ha registrato un momento che entrerà di diritto nella storia , un evento di grande portata , anche se non si è capito forse a pieno quello che potrebbe succedere in ottica sociale, economica e culturale per la città . La proposta a patrimonio dell’Unesco della lavorazione artigianale del corallo e del cammeo è motivo di vanto e allo stesso tempo un’opportunità da sfruttare per dare lustro a Torre del Greco . Un ringraziamento doveroso deve essere fatto all’Assocoral ed al gruppo di imprenditori promotore dell’iniziativa. Arrivare a Parigi- ha sottolineato il presidente del PAT- è un risultato importantissimo, in un clima di certo non facile dal punto di vista della politica locale, che invece si sarebbe dovuta fermare per 24 ore ed annunciare quest’evento straordinario contribuendo a dare slancio alla cosa . Non è possibile considerarlo solo come iniziativa della classe imprenditoriale, nella fattispecie dell’Assocoral, c’è bisogno invece che la prossima amministrazione affianchi e sostenga questa candidatura. Solo se tutta la città sentirà sua questa candidatura – continua Crispino-potremmo vincere la sfida. La vittoria farebbe da input a tutta la città e la futura amministrazione dovrà mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari, partendo subito con la delega Unesco senza portafoglio, coinvolgendo le scuole, lanciando manifestazioni di idee, creando una sede fisica adatta. Mi viene in mente- suggerisce Crispino- la Santissima Trinità . Bisogna poi creare una fondazione di partecipazione, idea peraltro che ho già lanciato per la Festa dei 4 Altari, dove tutti dovranno avere un ruolo chiaro. Presentarsi con una fondazione, che di per se ha una natura che prevede sia il pubblico che il privato, significa che la città ci crede: dovranno essere presente il Comune, la Banca di Credito Popolare, gli imprenditori e tutto il popolo con un azionariato popolare, creando così un contenitore dove far vivere e far girare questo contesto, quest’idea, questa visione per far crescere la città . Attraverso questa candidatura si può rafforzare e si può fare emerger la nostra identità, creando turismo e lavoro.”
L’ultimo passaggio Crispino lo fa sulla prossima santificazione di Vincenzo Romano: “Dobbiamo essere orgogliosi di Vincenzo Romano.”
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