Sono ufficialmente chiuse le indagini sul caso che lo scorso Agosto ha scosso la città di Torre Del Greco, con l’arresto del Sindaco Ciro Borriello, degli imprenditori Francesco e Virgilio Poeti e dei fratelli Balsamo. Falso in atto pubblico, frode pubblica, corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa ai danni ad ente pubblico: queste le accuse mosse. Nello specifico, le investigazioni hanno rivelato un mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco. Segnatamente, é stato documentato che la società F.lli Balsamo ha costituito, mediante escamotages contabili, “fondi neri” di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino; tali somme venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili che avvenivano in luoghi appartati, privi di copertura dei cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra; nonostante l’estrema riservatezza e accortezza, gli incontri sono stati integralmente documentati con l’attività tecnica di video-ripresa ed intercettazione ambientale.
Gli artifici contabili utilizzati dalla società Balsamo sono consistiti in una serie di rapporti fittizi con altra società dell’indotto ecologico (il distributore di carburanti ed autolavaggio dei Poeti), sfociati nel l’emissione da un lato, e nella registrazione, dall’altro, di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti ed afferenti operazioni di lavaggio e sanificazione (non avvenute) dei mezzi impiegati nell’attivita di raccolta rifiuti, con conseguente truffa ai danni del Comune e frode nelle pubbliche forniture.
Rischio processo. L’ipotesi più accreditata è quella di un rinvio a giudizio e, quindi, un nuovo processo, dove l’ex primo cittadino torrese proverà a difendersi dalle accuse, per evitare una condanna definitiva.
Torre del Greco – Arresto Borriello: corruzione e mazzette dai fratelli Balsamo [I DETTAGLI]
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