Il M5S, come già preannunciato giorni fa, ha promosso un atto di sfiducia nei confronti del sindaco Giorgio Zinno a seguito della notizia riguardante la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Magistratura per gravi reati come la corruzione, la turbativa d’asta e l’associazione a delinquere. Occorrevano però almeno 9 firme affinchè il documento potesse essere discusso e votato nell’aula di Consiglio. Ad aderire alla mozione di sfiducia sono stati però soltanto 5 Consiglieri comunali (ossia i Consiglieri 5 stelle ed il Consigliere indipendente d’opposizione Di Marco) su un totale di 24. A spingere i pentastellati alle dimissioni del primo cittadino è “il grave danno di immagine procurato alla Città” oltre all’ “evidente immobilismo amministrativo e lo stallo politico generatisi” a causa delle note vicende giudiziarie che hanno scosso la cittadina vesuviana.
“Il M5S ancora una volta dimostra di essere autentica opposizione”: dichiara la Capogruppo M5S Patrizia Nola. “Quest’Amministrazione pur di mantenere la poltrona sacrifica la propria Città rinunciando alla possiblità di un responsabile passo indietro, aspettando l’esito della richiesta di rinvio a giudizio del Sindaco. Proseguire – continua la capogruppo M5S – con questa Amministrazione, come se nulla fosse accaduto, è da irresponsabili. Oggi la Città ha perso l’occasione di poter mandare a casa l’attuale Sindaco.“
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