Parte ufficialmente la nuova stagione sportiva dell’Amatori rugby Torre del Greco. Tutti gli atleti corallini infatti in questa settimana riprenderanno gradualmente le attività in vista dei prossimi impegni. La nostra redazione, approfittando di questa fase, ha intervistato il Presidente dell’Amatori Pasquale De Dilectis, che gentilmente ci ha illustrato i piani della società per i prossimi anni.
Presidente, dal vostro sito ufficiale abbiamo notato che il numero dei tesserati per il Torre aumenta di anno in anno. Possiamo dire che Torre del Greco sta iniziando a scoprire il rugby?
Il rugby a Torre del Greco esiste da cinquant’anni. Paghiamo il prezzo di vivere in una grande città, dove la fa da padrone il calcio. Da cinquant’anni ad ora le cose sono cambiate, prima ci si riuniva solo la domenica per giocare, adesso quasi tutte le società si stanno evolvendo, passando da dilettantistiche a professionistiche. Ci ha aiutato a crescere di numero il mini rugby, che è il cuore della nostra società.
L’Amatori è una delle poche squadre campane che può vantare di avere tutte le giovanili, ma soprattutto un Under 6 e un Under 8.
Certamente, come dicevo prima il mini rugby è il cuore pulsante della nostra squadra, cerchiamo di far avvicinare e di far scoprire a sempre più bambini la bellezza di questo sport. Come giovanili in Campania siamo dietro solo alle grandi potenze come Benevento e le due napoletane, possiamo dire di essere la quarta o quinta forza. Tante società negli anni hanno rinunciato alla seniores per dedicarsi solo alle giovanili, vedi il IV Circolo, noi invece no, vogliamo essere competitivi su tutti i fronti.
La femminile negli ultimi anni sta diventando il fiore all’occhiello della società, ottenendo ottimi risultati in giro per l’Italia.
La squadra femminile è nata da pochi anni, e ci sta dando delle belle soddisfazioni. Loro nella prima fase disputano un campionato che può essere considerato alla pari di quello maschile, salvo poi andare a giocare nella seconda fase, con squadre molto più blasonate come Benetton, Calvisano ecc. Quest’anno abbiamo chiuso al settimo posto nella classifica nazionale, e possiamo dire di essere stati sfortunati con i sorteggi. Ma la parola d’ordine è lavorare e migliorarci.
Dopo cinquant’anni il rugby torrese ha finalmente una casa. Ma deve lasciare Torre del Greco per trasferirsi a Boscotrecase, è dispiaciuto?
Si, mi dispiace tanto. Siamo consapevoli che lasciare Torre del Greco comporterà delle perdite in senso numerico, anche perché non tutti sono disponibili a venire sempre qui. Eravamo a un bivio: prendere una nostra struttura o morire, e dopo cinquant’anni non potavamo permetterlo. Giocavamo al Liguori in deroga, per la distanza dell’area di meta che deve essere minimo di 3 metri, e annualmente pagavamo tanti soldi per il noleggio dei campi. Nel caso non ci fosse stata più rinnovata la deroga rischiavamo di allenarci allo stadio di Boscotrecase e poi andare a giocare a Napoli, sarebbe stata una batosta. Boscotrecase è una città che ha voglia di sport, e abbiamo notato già che dai primi allenamenti c’è stata tanta curiosità intorno a noi, e qualche ragazzo ha cominciato anche ad allenarsi. Siamo in una fase transitoria, amo dire che noi siamo l’Amatori 2.0, azzeriamo tutto e ripartiamo. La nostra nuova casa sono convinto che ci darà tante soddisfazioni. Abbiamo già visitato la scuola per aggregare quanti più nuovi ragazzi al movimento, presenteremo la domanda per i fondi federali che prevendono la costruzione della club house in modo tale da dare un senso di appartenenza al nuovo campo, e sicuramente avere una struttura a disposizione tutto l’anno gioverà a tutti gli atleti, che non dovranno più stare fermi per tutto il periodo estivo come succedeva prima.
Presidente quali sono le aspettative della società per la seniores?
I ragazzi l’anno scorso hanno disputato un buon campionato, ci siamo salvati e anche quest’anno disputeremo la C1. Lavorando bene in questa fase sono convinto che nella prossima stagione potremmo toglierci tante soddisfazioni, anche perché il gruppo c’è e anche la voglia. I ragazzi della seniores durante tutta l’estate ci hanno aiutati a fare dei lavoretti sul nuovo campo, sono molto contento, anche perché un giorno loro saranno i dirigenti di questa società e dovranno continuare il nostro lavoro.
Un ultima domanda, dove vede l’Amatori del futuro?
Come dicevo ad inizio intervista noi puntiamo molto sui giovani, quest’anno abbiamo deciso di affidare la guida tecnica dell’under 18 a due veterani come i fratelli Sorrentino, in modo da uniformare tutte le squadre giovanili e preparare già i ragazzi per la seniores. Tutte le nostre squadre disputano degli ottimi campionati, arrivando tra le prime posizioni in classifica, ma questo non ci basta, vogliamo che i nostri giovani facciano il salto di qualità e solo giocando campionati maggiori come quello élite si può crescere. Ci stiamo ispirando al lavoro fatto dall’Amatori Napoli, loro hanno fatto un ottimo lavoro di programmazione sui giovani e quest’anno, con una squadra giovanissima, disputeranno la serie B. Nell’immediato punteremo anche noi alla serie B, anche se le ambizioni della società sono quelle di arrivare più in alto ancora.
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