“La Juve è di un’altra categoria”. Lo ha detto Sarri ai microfoni di Premium Sport al termine della sconfitta odierna contro l’Atalanta. Un sconfitta, quella di oggi, che deve riportare tutto l’ambiente napoletano sulla terra a combattere e a misurarsi con i terrestri. La Juventus non lo è. Era già superiore l’anno scorso quando Higuain giocava nel Napoli; quest’anno il divario è aumentato: Napoli con un Higuain in meno e Juve con un Higuain in più, è un discorso matematico. Il buon inizio di stagione aveva un po’ illuso tutti, complice anche la sconfitta di San Siro degli uomini di Allegri e la non buona prestazione bianconera contro il Siviglia. Oggi invece possiamo prendere coscienza di quello che sarà questo campionato: la Juventus è un rullo compressore, che vince sempre e comunque, anche su terreni pesanti o se gioca alle 12,30. Il Napoli no, il Napoli è una squadra normale, che esprime un ottimo gioco, ma che accuserà, nell’arco della stagione, più di un passaggio a vuoto come quello odierno. Alla squadra di Sarri bisogna dare il merito che quella contro l’Atalanta è la prima gara sbagliata da inizio stagione: nei mezzi passi falsi di Pescara e Genova ci sono, infatti, gli zampini dei direttori di gara. Oggi no, la colpa è solo del Napoli. Da dietro la scrivania è facile scrivere che contro Petagna e Freuler potevano giocare anche Strinic, Maggio, Diawara e Rog, ma io non credo che Sarri sia autolesionista. L’allenatore azzurro voleva chiudere questo ciclo con una vittoria, che avrebbe messo una bella distanza tra il Napoli e le avversarie dirette, per questo ha preferito schierare i migliori a disposizione. E’ andata male perchè il Napoli è una squadra di terrestri, che dopo una magnifica prestazione in Champions, può tranquillamente accusare un passaggio a vuoto – più mentale che fisico-con l’ultima della classe.
Il campionato ha un unico rullo compressore (la Juventus) e 2/3 squadre a contendersi i posti Champions. Il Napoli in questa lotta ci sarà, come ci saranno Roma e Inter. Più indietro Lazio, Fiorentina e Milan, che potranno inserirsi nella lotta per le zone alte solo nel caso in cui le compagini di Sarri, Spalletti e De Boer dovessero venir meno alle attese.
E’ questo il campionato del Napoli, un ulteriore gradino per una crescita che forse tra qualche anno potrà portare gli azzurri ai nastri di partenza come favoriti per lo scudetto. Quest’anno no.
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