Il punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di ieri sera “A/251 Delibera di G.C. n. 103 del 16/2/2017 ad oggetto: Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari – Art. 58 del D.L. 112/2008 convertito dalla legge 133/2008 Anno 2017 – Integrazione – Proposta al Consiglio” ha scatenato una vera e propria bagarre verbale a Palazzo Baronale.
Tradotto in termini leggibili, la delibera in votazione riguardava la vendita ai privati dei Molini Meridionali Marzoli, che il Sindaco Borriello ha chiesto di votare con un emendamento: 30 giorni a disposizione di chiunque volesse presentare una manifestazione di interesse per l’utilizzo del bene pubblico, trascorsi i quali si sarebbe dato via libera alla vendita.
Sul punto si è acceso un aspro dibattito acceso con Polese che ha discusso il merito di votare una delibera sottoposta ad una condizione (“Perchè votare ora un’alienazione, prima che siano trascorsi i 30 giorni proposti per la manifestazione di interessi?”)
Borriello ha spiegato le sue ragioni “Ho urgenza di intervenire sui fattori cronici di Torre del Greco. I Molini sono pericolanti, se accettassi la sua strategia si perderebbe tempo . Io ho fatto la manifestazione di interesse su vostra richiesta- ha spiegato il Primo Cittadino- e sono passati ormai 3 mesi senza che nessuno si facesse avanti, ed ora non voglio perdere più tempo. La delibera tecnicamente è perfetta, i Molini- ha concluso Borriello- sono da 30 anni in perenne stato di abbandono”.
Immediata la risposta di Polese : ” Dei 30 anni, 8 sono della sua amministrazione”.
Contrario alla delibera di alienazione anche Giovanni Palomba: “Votate tutte le delibere che volete voi ma fatelo a 13! Non si è mai vista una cosa del genere”.
Nel dibattito è poi entrato Salvatore Romano, capogruppo del PD: “Sindaco lei ha lamentato la mancanza di tramiti regionali , io l’ho fatto contattare da un nostro consigliere ma lei non ci è andato delegando altri , cosa ha tratto da quell’incontro?”. Chiamato in causa Borriello ha precisato: “All’incontro ci sono andato, ma i Molini non voglio lasciarli immobili!”
Contrari anche i consiglieri Caldarola, Ascione e D’Elia. Questi i principali passaggi dei loro interventi.
Caldarola: “La città ha tanti simboli , e tra questi i Molini. La soluzione non credo sia vendere ma rivalutarli. Credo si debba trovare una soluzione alternativa”
Ascione : “Stasera questa accelerazione ci coglie di sorpresa. Credo che si debba prendere in considerazione il progetto o la proposta migliore per la città”.
D’Elia : “Con i fondi europei acquisiti si poteva lavorare meglio. Bisogna riflettere , le scelte di impeto possono nascondere insidie”
Alla fine la delibera viene votata senza l’emendamento proposto da Borriello sui 30 giorni per la manifestazione di interesse. In pratica, sin da oggi il Comune può vendere i Molini liberamente.
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