Due mesi infernali, durante i quali il Napoli giocherà almeno 10 partite: 9 in campionato più la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus, che potrebbe regalare agli azzurri la terza finale del torneo dell’era De Laurentiis. Due mesi in cui saranno decise le sorti di questa stagione calcistica, che ha visto gli azzurri stabilmente in zona Champions e che ha regalato a De Laurentiis la prima vittoria di un girone di Champions. Ad essere decisivo, sia per la Coppa che per il Campionato, sarà il mese di Aprile. Vediamo perchè.
Campionato. 9 gare di campionato, con un unico obiettivo: racimolare quanti più punti possibili. Due i tra guardi da raggiungere: la difesa del terzo posto e la conquista del secondo.
Per il terzo gradino del podio il Napoli dovrà difendersi dagli attacchi di Lazio (al momento a meno 6) ed Inter (distanziata di 8 lunghezze). E le insidie per gli azzurri arrivano proprio dai due scontri diretti esterni: il 9 aprile a Roma e il 30 a San Siro. Quest’anno però il Napoli ha invertito il trend esterno, con 9 vittorie, di cui 5 consecutive nel girone di ritorno. Gli azzurri hanno poi dimostrato di non temere gli scontri diretti in trasferta e lo dimostrano le vittorie a Milano (sponda rossonera) e Roma (contro i giallorossi). Fondamentali, dunque, le prossime 5 gare dove gli azzurri affronteranno, nell’ordine: Juventus (in casa), Lazio (trasferta), Udinese (in casa), Sassuolo (trasferta) ed Inter (trasferta). Se gli uomini di Sarri usciranno da questo ciclo terribile con 5 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, potrebbero considerarsi certi dell’accesso ai preliminari di Champions, considerato anche lo scontro diretto tra Lazio ed Inter alla penultima.
Per il secondo posto dipende tutto dalla Roma. I giallorossi hanno dalla loro un cammino ad Aprile (Empoli, Bologna, Atalanta e Pescara) non proibitivo, prima delle insidie Lazio, Milan e Juventus. Anche in questa ottica vale quindi il discorso fatto sopra: fondamentali sono le prossime 5 gare; con un bottino azzurro di 11 punti, il secondo posto non sarebbe una chimera.
Coppa Italia. Impresa difficile, ma non impossibile. La Juventus non è il Real Madrid e la rimonta dell’ 1-3 subito allo Stadium non è impraticabile. Sarri dovrà lavorare soprattutto sulla testa degli azzurri, che hanno nelle loro gambe la possibilità di infliggere due gol di scarto alla vecchia signora. Un eventuale superamento del turno proietterebbe il Napoli alla terza finale in 6 anni.
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