Alessandro Formisano, Head of Operations del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss in ordine alla questione della riunione della Commissione Sport del Consiglio Comunale di Napoli contro le presunte discriminazioni territoriali per i tifosi azzurri in trasferta. Secondo il presidente della commissione sport Carmine Sgambati, il Napoli non sarebbe intervento alla riunione.
Formisano chiarisce: “Ci sono da dire diverse cose. Si presenzia a queste riunioni quando si è invitati, ma noi non siamo mai stati invitati, infatti non sono arrivate né una mail, né una pec e neppure un fax al Calcio Napoli. Ma io sottolineerei un tema più rilevante. Se c’è una reale volontà di un soggetto di approfondire un tema, di cui evidentemente non ha abbastanza contezza, sarebbe opportuno concordare un incontro con gli interlocutori che si intende coinvolgere. Se questo non è avvenuto, allora temo che l’invito non servisse a nulla e che non c’era nessuna reale volontà di confrontarsi”
“In merito, poi, a quello che ho letto sui giornali oggi riguardo la commissione, ritengo ci siamo alcune cose che vadano chiarite ai tifosi. Intanto la trasferta di Cagliari è stata vietata per ragioni che non hanno nulla a che vedere con la discriminazione territoriale; una decisione presa dal Prefetto di Cagliari, sulla quale nessuna squadra di calcio può intervenire, anche perché, ricordo che queste decisioni spettano unicamente agli organi competenti, in primis l’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Ministero degli Interni.”
“Aggiunto che tutti devono sapere che il Napoli ogni santo giorno fa tutto quello che è nelle proprie possibilità e si siede a tutti i tavoli istituzionali e nei contesti qualificati, affinchè i nostri tifosi possano viaggiare in tutte le trasferte possibili.”
“Voglio aggiungere anche che il 13 o il 14 agosto, il sottoscritto era in Questura con il Capo di Gabinetto della Questura, collegato in video conferenza con l’Osservatorio per gettare le basi affinchè i tifosi potessero seguire la trasferta a Verona considerata a rischio. Ricordando anche un fatto fondamentale che, come prevede la legge e anche la recente circolare del 2 agosto, è sempre l’Osservatorio che ha l’ultima parola”.
“Quello che ci tengo a dire è che questo tipo di riunioni e confronti si fanno nei contesti adeguati con i soggetti preposti a questo tipo di interventi. Il Napoli, ribadisco, ha fatto sempre l’impossibile affinchè i tifosi potessero essere al fianco della propria squadra”.
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