Seconda vittoria consecutiva in campionato per il Napoli che, tra le mura amiche del San Paolo, ha avuto la meglio dell’Empoli vincendo con un netto 2-0.
Tante luci ma anche qualche ombra stasera a Fuorigrotta. Vediamo insieme, con questa analisi, cosa ha funzionato e cosa invece è ancora da rivedere tra le file della squadra di Sarri.
COSA HA FUNZIONATO
- LA DIFESA – Dopo cinque partite finalmente il Napoli chiude una partita senza subire gol (l’ultimo clean sheet risaliva a esattamente un mese fa ed era il 2-0 inflitto al Chievo, sempre al San Paolo). Pur essendo ancora orfana di Albiol, la retroguardia partenopea stasera ha retto bene e annullato ogni attacco del modestissimo Empoli che, a dir la verità, ha creato molto poco e giustificato il perché è, numeri alla mano, il peggior attacco d’Europa. Promossa a pieni voti infatti, la “strana coppia” di difensori centrali Koulibaly-Chriches con quest’ultimo che è andato anche in gol firmando il raddoppio e chiudendo virtualmente la gara. Buona anche la prova di Ghoulam, sia in fase offensiva che difensiva. Leggermente da rivedere invece Maggio che, dopo un buon inizio anche in fase offensiva, è calato alla distanza ed è stato sostituito a 12′ dalla fine dopo essere andato ripetutamente in difficoltà contro Croce. Una menzione speciale anche a Reina che ha risposto presente nell’unica vera grande occasione dei toscani, respingendo in corner il tiro a botta sicura di Maccarone.
- LE CORSIE LATERALI – Punto di forza del Napoli da sempre, anche ieri sera le due catene laterali non hanno deluso le aspettative. E’ proprio dalle fasce che il Napoli si è reso maggiormente pericoloso. In grande spolvero soprattutto Callejon (suo l’assist del primo gol e la battuta del corner che ha portato al secondo gol) e Ghoulam che hanno sopperito anche alle partite non eccelse di Maggio e Insigne (e di questo ne parleremo più avanti)
- IMPOSTAZIONE E GESTIONE DELLA GARA – Storicamente, il Napoli ha sempre sofferto contro le squadre cosiddette “piccole”, cioè quelle che ti aspettano e ti costringono a fare la partita. Contro l’Empoli invece, la squadra di Sarri ha controllato e gestito perfettamente la gara praticamente dal primo all’ultimo minuto: precisa infatti la gestione del ritmo e il controllo del pallone, con quest’ultimo che è stato quasi sempre tra i piedi dei giocatori azzurri. Buoni anche i cambi fatti da Sarri che ha inserito gli uomini giusti al momento giusto (palese la scossa data da Hamsik, sua infatti anche la spizzata di testa che ha portato al secondo gol), risparmiando anche qualche minuto, nel finale, ai titolatissimi in vista della Juventus. Massimo risultato con il minimo sforzo
COSA NON HA FUNZIONATO
- IL TRIDENTE LEGGERO – Senza Milik e con Gabbiadini out per squalifica, Sarri ha dovuto far di necessità virtù, schierando Mertens come “falso nueve” con Insigne e Callejon ai suoi lati. Premessa: tutti sappiamo e apprezziamo le doti di Mertens quando gioca nel suo ruolo, bisogna però ammettere che fare il lavoro di una prima punta non gli riesce proprio bene. Tanti infatti gli errori di posizionamento del belga che hanno fatto sfumare diverse occasioni potenzialmente pericolose, e da sottolineare anche l’errore nel primo tempo a tu per tu con Skorupski. Fortunatamente per il Napoli, Mertens si è fatto perdonare realizzando la rete del vantaggio da vero opportunista ma la sua collocazione come punta centrale continua a convincere il giusto
- L’ENNESIMA PROVA INCOLORE DI INSIGNE – Se escludiamo un bellissimo cross per Callejon, anche stavolta dobbiamo registrare l’ennesima prova insufficiente di Lorenzo Insigne. L’attaccante di Frattamaggiore, anche ieri sera si è intestardito più volte nel cercare l’uno contro uno o ipotetiche (o improbabili che dir si voglia) linee di passaggio, finendo con il perdere il pallone in numerose occasioni (e beccando sonori fischi). Non è un momento facile per il magnifico (soprattutto a causa di vicende extra-campo) e questo lo si è capito, ma, in questo momento, l’Insigne che sta scendendo in campo non è neanche la brutta copia di quello ammirato e applaudito durante la scorsa stagione
- LA STANCHEZZA DI ALCUNI GIOCATORI – Sarri ormai lo conosciamo bene: una volta che ha trovato l’equilibrio, raramente tende a stravolgere le cose e cambiare qualche uomo. Ieri sera è stato concesso un meritato turno di riposo a capitan Hamsik e Hysaj (quest’ultimo sostituito da Maggio che non ha proprio brillato) ma, a nostro avviso, non è l’unico che avrebbe dovuto tirare il fiato. Da qualche partita infatti, vediamo in leggero affanno soprattutto Jorginho (anche se l’italo-brasiliano ha disputato una buona gara) che magari, viste anche le alternative in panchina (Diawara su tutti) avrebbe potuto riposare in vista del big-match di sabato contro la Juventus. Lo stesso discorso può valere anche per Allan.
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