Un’estate da dimenticare quella che sta finendo per la Litoranea di Torre del Greco: alghe tossiche, divieti di balneazione, mancanza di eventi e incuria del territorio, tutti elementi che hanno condannato i commercianti ed i gestori dei lidi balneari ad una stagione molto deludente ed al di sotto delle aspettative.
In particolare i vari divieti di balneazione, succedutisi nel corso del mese di agosto, hanno ridotto notevolmente l’afflusso dei bagnanti ai lidi. Penalizzati anche i gestori dei locali della zona, che negli scorsi anni, grazie ad esempio al Carnevale Estivo, avevano potuto beneficiare del maggior afflusso di gente nei giorni dell’evento e della relativa scia positiva per il resto della stagione.
Ne abbiamo discusso con chi aveva scommesso sul rilancio della zona nella stagione estiva.
Nicola (Titolare Bar Il Rosso e Il Nero) – “Estate negativa condizionata dal cattivo tempo, dai divieti di balneazione e dalla carenza di eventi. Mi preme sottolineare però che non basta organizzare eventi per rivitalizzare la Litoranea, non bastano manifestazioni di tre giorni per rilanciare l’economia della zona. Bisognerebbe piuttosto ravvivare il lungomare con artisti di strada, bancarelle e quant’altro, un qualcosa di continuo rispetto ad eventi che durano solo pochi giorni. A parte qualche stabilimento che organizza serate, per il resto la Litoranea è morta. Siamo troppo trascurati, basta vedere le erbacce sui marciapiedi e la spazzatura in ogni angolo. Paghiamo le tasse, abbiamo dei costi, ma non siamo sostenuti. Il porto, ad esempio, è diventato quasi una zona “in”, mentre la Litoranea è dimenticata, senza pensare che andiamo incontro a otto mesi di inverno durante i quali dobbiamo sopravvivere. Serve l’intervento dell’amministrazione, un progetto serio di riorganizzazione e riqualificazione della zona”.
Nicola (Titolare Tabaccheria Gran Bazar) – “E’ stata un’estate molto magra, senza nessun evento è dura. Una manifestazione come il Carnevale Estivo attirava gente da fuori e girava clientela mai vista prima. Anni fa questa zona era turistica, le case si affittavano per i mesi estivi a persone che venivano da fuori. C’era ricambio e gli affari andavano molto bene, ora invece l’economia dei residenti è minima. Anche per questo motivo gli eventi sono importanti, forse l’unico modo per far girare l’economia della Litoranea, considerando pure che la qualità delle acque e della sabbia non è più quella di una volta. Speriamo che l’amministrazione possa ascoltare la voce dei commercianti mettendo in pratica iniziative per valorizzare e rendere più appetibile il nostro litorale. Serve un maggiore sostegno delle istituzioni”.
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