“Connessi al Futuro, lavoro e sviluppo in Campania nell’industria 4.0” è il titolo del convegno organizzato dall’associazione Merqurio che si è tenuto quest’oggi e a cui hanno preso parte, coordinati dal consigliere regionale Gianluca Daniele, Umberto Gargiulio, professore associato di diritto del Lavoro, il direttore generale dell’Unione Industriali di Napoli, Michele Lignola, l’assessore al Lavoro e alle Attività economiche del Comune di Napoli, Enrico Panini, l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Amedeo Lepore, il segretario generale Filctem Cgil Nazionale, Emilio Miceli e Fabrizio Solari, segretario generale del Slc Cgil Nazionale.
Durante il convegno si è discusso di Industria 4.0, di come scaturisca dalla quarta rivoluzione industriale a cui stiamo assistendo in questi anni. Si tratta di un processo che porterà ad una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa, per favorirlo si stanno mettendo in campo, a livello nazionale e locale, ma anche europeo, dei piani di sviluppo. Si è, inoltre, discusso sulle opportunità e potenzialità insite nella digitalizzazione delle imprese quanto della pubblica amministrazione, nonché delle misure messe in campo in questo ambito dall’amministrazione pubblica Campana, sia Regione che Comune.
A tal proposito il consigliere regionale Gianluca Daniele ha dichiarato: “L’iniziativa di oggi tocca un tema fondamentale per il rilancio e lo sviluppo della Campania. Infatti, l’ICT – Information Communication Tecnology – rappresenta un asset straordinario, sia per lo sviluppo delle imprese che per la crescita di un’occupazione di qualità e, in questo senso, bisogna cogliere l’occasione di Agenda Digitale 2020 per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e delle imprese di nuova generazione. Ritengo, inoltre, che il vero tema, che pure si è affrontato questa sera, sia come tenere insieme lo sviluppo tecnologico e l’era dell’informatizzazione con i nuovi diritti. La tutela del lavoro e dei lavoratori deve sempre essere garantita, anche con le mutate condizioni di lavoro, e questa è una delle sfide che attende anche istituzioni, sindacati e impresa”.
Michele Lignola, direttore generale Unione Industriali di Napoli: “È molto importante e interessante che le organizzazioni sociali si preoccupino di un argomento così attuale quale Industria 4.0. Si tratta di una trasformazione che deve interessare l’intero apparato produttivo, l’intera società. Le tecnologie vengono a interessare la vita quotidiana dei cittadini e dei lavoratori, occorre però prenderne coscienza, occorre che il paese si organizzi, si attrezzi, sappia rinnovare le competenze che sono attualmente presenti nel mercato del lavoro e si creino i presupposti perché i giovani si preparino ad una società diversa che richiederà sempre loro nuove capacità, nuove abilità e, quindi, bisogna che tutti imparino a saper apprendere”.
Fabrizio Solari, segretario generale SLC CGIL Nazionale: “lI Piano 4.0 non riguarda più soltanto l’industria in quanto tale, ma è un insieme di tecnologie che è destinato a cambiare la vita delle persone e il modo di lavorare. Per questo è necessario pensare per tempo a quelli che possono essere i nuovi problemi e le nuove tutele, le riforme che occorre fare per garantire che il lavoro non sia semplicemente chiamato a pagare i costi di questa nuova tecnologia. Non se ne può restare fuori, non abbiamo un’alternativa, dobbiamo solo confrontarci con le novità e trovare le soluzioni”.
Enrico Panini, assessore al Lavoro e alle attività economiche Comune di Napoli: “Un convegno che segna una tappa fondamentale. Napoli ha le condizioni per competere sul versante 4.0 dell’industria: innovazione e attività, reti tecnologiche, università e sapere giovanili. Ingredienti che sono apprezzati da Apple, da Cisco, ha le reti infrastrutturali sulla fibra ottica ed è giusto, non solo parlarne, ma iniziare a disegnare, Regione e Comune di Napoli, i prossimi dieci anni del territorio”.
Amedeo Lepore, assessore attività produttive Regione Campania: “Prima che il Governo varasse le sue misure abbiamo adottato una strategia di connessione, con una legge sull’Industria 4.0 che non solo è un punto di riferimento normativo, ma è concretamente l’asse che abbiamo seguito per finanziare i progetti di investimento in Campania che hanno riguardato i contratti di sviluppo che, in larga parte, stanno finanziando la quarta rivoluzione industriale e per cui abbiamo già fornito alle imprese, insieme al governo, 850 milioni di incentivi per un miliardo e mezzo di investimenti e per oltre 21mila tra nuovi occupati e lavoro salvaguardato nelle aziende. É di ieri il bando sul’artigianato innovativo digitale che si occupa di diffondere, presso queste imprese, tutta la nuova tecnologia e la nuova mentalità, la nuova cultura del lavoro 4.0 e dell’industria applicata alla manualità 4.0. Intendiamo portare avanti, anche per le piccole e medie imprese, delle iniziative che servano a connettere con i grandi centri di distribuzione e di servizi queste aziende, in particolare si sta partendo per un bando nazionale in cui il sistema universitario della Campania, e la Regione Campania, insieme al sistema universitario della Puglia, si candida a essere il polo di competenza del Mezzogiorno e questo sarà un altro strumento importante di applicazione dell’Industria 4.0.
Non è un caso che in Campania le imprese digitali siano cresciute del 27% negli ultimi anni e che la Campania sia al terzo posto in Italia per numero di imprese digitali. Naturalmente c’è un tema fondamentale che noi dobbiamo sostenere e portare avanti, quello del lavoro, dell’occupazione: la nuova industria non deve espellere lavoro, sta succedendo in molti casi l’esatto contrario. Noi dobbiamo sostenere quelle industrie, ma soprattutto quelle attività che consentano un allargamento e un’innovazione del lavoro, attraverso l’acquisizione di nuove professionalità, di nuove competenze di cui la nostra regione è ricca. È questo l’obiettivo principale di tutte le azioni che stiamo svolgendo nel campo di questa rivoluzione industriale: dare spazio a un nuovo lavoro e a una crescita dell’occupazione qualificata. Credo che ci riusciremo sulla base dell’impegno molto forte della Regione Campania”.
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